Cosa sarà del super Green pass dopo il 31 marzo in Italia, con la fine dello stato di emergenza Covid? “Con tutti questi vaccinati non ha più senso mantenerlo, anche perché l’Italia non è che abbia fatto molto meglio di altri Paesi che non l’avevano adottato. Io, dal 1° aprile, abolirei del tutto sia il super che il Green pass”.
Lo ha detto a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1 il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova.
“Tutto finirà quando le persone tra i 12 e i 60 anni si saranno ripetutamente immunizzati” contro Covid-19, “o con vaccinazioni o con infezioni, e via via che invecchiano mantengono il livello di protezione. Cosa che succederà tra qualche anno, non subito, diciamo tra 2 o 3 anni”, prosegue.
“Un mese fa eravamo tutti più protetti, ora siamo in una fase stazionaria. La capacità di trasmissione del virus è bilanciata dalla nostra protezione. Credo rimarremo così per parecchio tempo. La vera sfida è proteggere i fragili, che non riescono a sviluppare una risposta immunitaria protettiva”, dice ancora Crisanti. “Le persone che stanno bene, se sono immunizzate, se si contagiano o sono asintomatiche o hanno una malattia molto leggera”.
L’accoglienza dei profughi ucraini potrà portare a un aumento dei numeri di Covid-19 in Italia? “Nel nostro Paese abbiamo circa 60mila casi di Covid al giorno. Supponiamo di ospitare 50mila rifugiati ucraini e che il 10% sia infetto: sarebbero 5mila e non avrebbero nessun impatto sulla nostra situazione. Non bisogna avere paura di questa possibilità, possiamo ospitare queste persone senza rischi”.
Il covid non sembra più un tema da prima pagina. Crisanti soffre per il calo dell’attenzione, anche dei media? “Se c’è qualcuno che mi chiede qualcosa, non c’è problema. Altrimenti mi dedico con maggiore tranquillità a quello che facevo prima. Le tv mi cercano meno? Non ho un problema di autostima…”.