Le diete iperproteiche più famose per dimagrire sono diverse ma si basano tutte su un unico principio che è quello della dieta iperproteica ovvero pochi carboidrati e tante proteine e grassi.
La dieta iperproteica è anche la classica dieta seguita da chi fa sport in quanto facilita il benessere della massa muscolare e riduce gli strati di grasso. Ma vediamo quali sono le diete iperproteiche più famose e come funzionano.
Le diete iperproteiche più famose sono: la dieta Scarsdale, la dieta Plank, la dieta Dukan, la dieta Atkins
La dieta proteica è un particolare regime alimentare caratterizzato da un ridotto consumo di carboidrati abbinato ad un elevato apporto di proteine e grassi.
Dieta iperproteica Scarsdale: cos’è e come funziona
Un primo esempio di dieta iperproteica è la dieta Scarsdale, classica dieta lampo che promette risultati in brevissimo tempo. Questo regime dietetico è stato coniato dal Dott. HermanTarnower, un cardiologo che, negli anni ‘70, la nominò come il luogo in cui operava. Si tratta della classica dieta dell’ultimo minuto che promette di far perdere sino a 10 kg in due settimane e di non riprenderli, grazie alla predisposizione di una dieta di mantenimento.
Come tutte le diete lampo, si tratta di un regime alimentare iperproteico e con bassi contenuti di grassi e carboidrati. Si predilige, come in molte altre diete, il consumo di carne ma ciò che differenzia questa dieta da molte altre è che è uno dei pochi regimi dietetici regolamentati che anche i vegetariani possono seguire. Le diete repentine non possono essere intraprese da tutti ma solo da coloro che godono di ottima forma e non da soggetti con carenze specifiche o con patologie cardiache gravi.
La dieta Scarsdale prevede una notevole riduzione dei carboidrati e un massiccio consumo di proteine. Assolutamente eliminati zuccheri e grassi. È strutturata in due tempi: la prima del dimagrimento e la seconda del mantenimento. Si tratta di una dieta realmente ferrea con l’assoluto divieto degli spuntini. Gli unici alimenti ammessi sono carne rossa e bianca, non grassa, formaggi magri, verdura e frutta.
Si ottengono eccellenti risultati nei primi mesi ma sul medio e lungo periodo i risultati diventano simili a quelli di altre diete, che hanno un effetto meno rilevante sul piano metabolico.
Dieta iperproteica Plank: cos’è e come funziona
Dello stesso tipo è la dieta Plank, altra dieta lampo, altamente proteica, di cui resta ancora sconosciuta l’identità dell’ideatore. Si attribuisce la dieta alla celebre società Max Planck, che gestisce l’omonimo istituto di ricerca berlinese, ma si sbaglia, dato che è proprio da qui che provengono le maggiori critiche.
Il funzionamento della dieta Plank è apparentemente basilare e semplice: attraverso un regime alimentare sbilanciato iperproteico, consente di perdere peso già in due settimane, mantenendo il peso raggiunto per almeno 3 anni, senza ulteriore diete e sacrifici, in virtù di un cambiamento generale del metabolismo. Gli zuccheri, le fibre, i carboidrati, i grassi vegetali, il formaggio (ad eccezione dello svizzero) e l’alcol sono totalmente banditi o ridotti all’osso.
La dieta è iperproteica e incentrata sulle proteine animali: uova, pollo, bistecche, carote, caffè amaro, insalate rigorosamente poco condite (olio, poco limone, poco sale, assolutamente no alle salse). In sostanza, come per altre diete iperproteiche, la sintesi di questa dieta è “poca varietà ma in grande quantità”.
Essendo molto restrittiva, oltre che iperproteica, non va ripetuta per più di due settimane ed è altamente sconsigliabile seguirla per un ulteriore periodo di tempo, altrimenti al corpo verranno a mancare preziosi nutrienti utili al suo buon funzionamento.
Dieta iperproteica: la differenza tra Dukan e Plank
A differenza della dieta Dukan, nella dieta Plank c’è una maggiore tolleranza per la frutta ma zuccheri complessi, carboidrati e fibre sono quasi del tutto assenti. Per contrastare la quantità di proteine è di estrema importanza integrare la dieta bevendo molta acqua.
Gli alimenti della dieta hanno un alto contenuto di colesterolo. Tuttavia gran parte del colesterolo di cui l’uomo ha bisogno è fisiologicamente prodotto dal fegato e solo una minima parte di esso è assimilato con l’alimentazione. La discrepanza fra la nostra alimentazione – spesso ricca di colesterolo – e l’effettivo bisogno dell’organismo di dosi supplementari di colesterolo fa si che molto spesso i livelli di colesterolo cattivo nel sangue risultino superiori alla norma. Questo viene associato sovente all’insorgere di malattie cardiovascolari o di ictus.
Altri parametri da tenere in considerazione sono la povertà della dieta in quello che è ritenuto il pasto più importante della giornata, la colazione. Per chi è costretto ad affrontare una lunga giornata di lavoro, rimanere con una semplice tazza di caffè nello stomaco può essere causa di stanchezza e spossatezza.
La dieta è inoltre sconsigliata a chi soffre di diabete per via degli eccessivi carichi di lavoro a cui sono sottoposti i reni. Un altro limite della dieta è che non fa accenno mai alla minima attività fisica.
Dieta iperproteica Dukan: cos’è e come funziona
La dieta Dukan è il frutto di 40 anni d’esperienza del medico nutrizionista Pierre Dukan. Si tratta di un metodo dimagrante strutturato in 4 fasi, due per perdere peso, due per stabilizzare il peso ritrovato. Non si ha bisogno di calcolare le quantità finché ci si attiene alla lista dei 100 alimenti autorizzati che si possono mangiare a volontà 72 proteine pure, pesce, carne, frutti di mare, proteine vegetali, latticini fino a 5/6% di grassi e 28 verdure per completare. Senza dimenticare l’alimento essenziale del metodo Dukan: la crusca d’avena.
Questo metodo propone di dimagrire naturalmente ritornando agli alimenti delle origini della specie umana, quelli dei primi uomini dediti a caccia e raccolta. L’esercizio fisico è incluso in ogni fase del metodo e deve essere adattato a ciascuno. La camminata quotidiana rappresenta l’attività minima da eseguire; altre attività a piacere sono raccomandate, l’importante è fare movimento. Anche in questa dieta gli eccessi di carni e proteine aumentano il rischio di malattie di tipo cardiovascolare e forme tumorali.
Questa dieta effettivamente porta al dimagrimento, però come modello alimentare induce un ciclo del tipo “ingrasso/dimagrisco/ingrasso/dimagrisco ….” perché presenta una rigidità (per il tipo di cibo) e spinge l’organismo a recuperare del peso, un po’ perché cercheremo di mangiare ciò di cui siamo stati privati e un po’ perché il corpo umano stesso ha la predisposizione al recupero del peso perso come strumento di sopravvivenza: il corpo ha bisogno di benzina, cala il metabolismo basale e non si dimagrisce.
In parole povere: questi meccanismi inducono le persone che hanno seguito la dieta Dukan a prendere nuovamente peso in poco tempo. I vantaggi di questa dieta sono la faciiltà con cui si possono preparare i cibi, l’ampia scelta di categorie alimentari, la significativa perdita di peso sin dall’inizio che incentiva a continuare.
Anche la dieta Dukan riserva qualche sgradita sorpresa. Per caratteristiche degli alimenti ingeriti e per le altre specificità di cui si compone questo regime alimentare, può capitare infatti di andare incontro a conseguenze come l’alito cattivo, la bocca secca e spesso impastata, il colorito grigiastro della pelle.
Ulteriormente, a causa della mancanza di fibra nella prima parte della dieta, è possibile che si possa soffrire di costipazione e difficoltà di evacuazione. Altri effetti spiacevoli della dieta possono essere il mal di testa, la sensazione di stanchezza, la perdita di capelli, l’aumento del colesterolo cattivo, l’eccessiva presenza di acido urico, carenze vitaminiche e di sali minerali, la chetosi.
Dieta iperproteica Atkins: cos’è e come funziona
La dieta Atkins, inventata dal cardiologo Robert Coleman Atkins negli anni 70 per controllare il diabete mellito, è la più famosa dieta iperproteica. Riduce di molto la quota carboidratica e pertanto costringe il corpo ad utilizzare i grassi e le proteine per ottenere energia. Aumenta il senso di sazietà – con conseguente riduzione spontanea dell’ingestione di cibo – e il dispendio energetico con l’elevato apporto di proteine, stimola la produzione di ormoni che innalzano il metabolismo.
Con questo schema già dopo un paio di giorni le riserve glucidiche dell’organismo si esauriscono: bruciando i grassi, il nostro corpo è costretto a produrre corpi chetonici che –come abbiamo già detto – danno una serie di effetti collaterali. Un esagerato uso di proteine causa anche perdita del calcio con le urine nonchè aumento di colesterolo. Anche questa dieta sottopone l’organismo a un inutile stress e non tiene conto dell’importanza degli zuccheri per il sistema nervoso.(Fonte Paginemediche)