Le forze armate italiane in stato di allerta. Lo dimostra una circolare del 9 marzo dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano nella quale, alla luce dell’evoluzione del conflitto in Ucraina, le forze armate vengono di fatto messe in stato di allerta e preparate al peggiore degli scenari, quello di un impegno diretto con uomini e mezzi. Valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti in prontezza operativa «alimentati al 100%», addestramento «orientato al warfighting»,«provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria». La circolare fa riferimento ai «noti eventi» e alle «evoluzioni sullo scacchiere internazionale». Le indicazioni operative devono essere attuate «con effetto immediato».
Esercito italiano: Unità “ready to move”
In particolare, per quanto riguarda le relazioni relative al personale, «tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale (a includere quello medico sanitario) ready to move (letteralmente, “pronto all’impiego”, ndr), senza vincoli di impiego operativo (per esempio legge 104, articolo 42 bis del decreto legislativo 151/2001 eccetera) anche ricorrendo all’istituto del “comando”. Tale linea d’azione – viene sottolineato – rappresenta una priorità».
Mantenere mezzi cingolati ed elicotteri ai massimi livelli di efficienza
Ancora. Con riferimento ai sistemi d’arma, occorre «provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma dell’artiglieria».
Addestramento da orientare al combattimento di guerra
Un passaggio del documento riguarda l’addestramento. In particolare, «tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting (“combattimento di guerra”, ndr)». «Ciascun reggimento di fanteria – si legge ancora nel documento – deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto sia in quello di supporto generale».
Lo Stato maggiore: documento di routine
Le indicazioni contenute nel documento non sono passate inosservate. Lo Stato maggiore dell’Esercito ha messo in evidenza che si tratta di un documento «ad esclusivo uso interno di carattere routinario». Il riferimento è alla «lettera che sta circolando su alcune chat di messaggistica istantanea» relativa alla situazione internazionale. È un documento, ha continuato lo Stato maggiore, «con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti».