Ragusa – Non è la prima volta che il movimento Territorio Ragusa interviene e pone domande sull’utilizzo dei soldi della tassa di soggiorno. E torna ora sulla questione che è stata oggetto di esame nel corso dell’ultima riunione dell’Esecutivo di Segreteria di Territorio Ragusa, presieduto da Michele Tasca. Per arrivare alla conclusione che “dagli ingenti fondi che derivano dalle presenze turistiche, poco scaturisce a favore del turismo stesso e dei visitatori, secondo quelli che sarebbero i canoni dettati dall’apposito regolamento. A complicare le cose, il silenzio dell’amministrazione e il mancato monitoraggio dell’Osservatorio Permanente della Tassa di Soggiorno sugli utilizzi dei fondi”.
Seguiamo il ragionamento di Territorio. “Quello della tassa di soggiorno è uno degli aspetti che più si presterebbe ad una operazione di controllo (da parte delle opposizioni n.d.r.), perché c’è un regolamento preciso per le destinazioni dei fondi, c’è un piano di utilizzo che dovrebbe essere rispettato, ci sarebbe anche un Osservatorio Permanente per la tassa di soggiorno che dovrebbe monitorare l’utilizzo dell’anno precedente”.
E qui si registra il primo appunto del movimento “con questa amministrazione, viviamo nel paese delle meraviglie e quello che sembra ovvio e scontato non viene nemmeno considerato, tanto che anche il Presidente dell’Osservatorio è dimissionario, ma nessuno si preoccupa di reintegrare la carica per assolvere il compito d’istituto proprio dell’organismo”. Poi Michele Tasca prosegue “i soloni della cultura e del turismo si affannano a discettare, spesso in maniera farneticante, sulle materie che pretendono essere di loro competenza, ma una richiesta semplice, di capire come vengono utilizzati i soldi della tassa di soggiorno, nemmeno li sfiora. Scorrendo il piano di utilizzo della tassa di soggiorno del 2021, ci sono voci che sembrano ignorate o, almeno, non si sono visti effetti delle somme eventualmente spese.
Facciamo qualche esempio: miglioramento degli infotourist, piano strategico del turismo ( che non abbiamo capito di cosa si tratta e forse non lo ha capito anche chi se ne è occupato), interventi di recupero dei percorsi della Vallata Santa Domenica, che ormai è come il sale, va dappertutto, dalla ripartizione della tassa di soggiorno al PNRR, dai fondi regionali a quelli europei, ma, dopo anni di interventi è ancora chiusa alla pubblica fruizione.
Ancora, nel piano di utilizzo, si legge di attività cinematografiche e televisive per promuovere il turismo, si legge di grandi eventi, ma non si sa quali sono quelli sostenuti con la tassa di soggiorno, si legge di materiale promoinformativo di cui non c’è traccia. Si legge anche di segnaletica turistica, mai vista, di manifestazioni tradizionali e identitarie, addirittura, ma questo è un must di questa amministrazione, di mobilità sostenibile in campo turistico. Ci sarebbero anche le campagne per la promozione del territorio a livello nazionale, interventi di manutenzione e recupero per il Castello di Donnafugata, per la Vallata Santa Domenica verso la quale si indirizzano fondi da tutte le destinazioni, Agenda Urbana, fondi regionali, PNRR, vedendo sempre ben poco. Non possono mancare i corsi di formazione per operatori turistici, ma non se ne è sentito parlare mai, immancabili anche, anche questo un must dei piani di utilizzo della tassa di soggiorno, i fondi da destinare a operazioni di comarketing con compagnie aeree per la promozione del territorio.
E’ comprensibile che non tutto si può arrivare a fare, ma oltre a capire come sono utilizzati i fondi, a questo punto sarebbe utile conoscere se, eventualmente, gli stessi hanno imboccato altre destinazione e se, in questo caso, sulle linee dettate dal regolamento”. Dunque queste le perplessità di Territorio sull’utilizzo dei fondi derivanti dalla tassa di soggiorno.
Ma rimaniamo ancora in casa del movimento fondato da Nello Dipasquale, spostandoci invece sul settore scuola e servizi sociali di cui è responsabile Elisa Marino, che ricorda come Territorio sia fra i sottoscrittori del progetto regionale ZEROMOLESTIE di cui è stato appena firmato a Palermo, a Palazzo d’Orleans il protocollo da parte di numerose associazioni con il presidente della Regione Musumeci. Marino rivendica che “la città di Ragusa ha potuto aderire al progetto grazie al proprio interessamento e impegno” e sintetizza i punti fondamentali dell’accordo, che ha una durata quinquennale: la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere, mediante lo sviluppo e il consolidamento di una rete integrata di servizi offerti dalle diverse istituzioni e soggetti coinvolti; il consolidamento dei servizi dei centri antiviolenza e del sistema di accoglienza garantendo il più possibile continuità, capillarità e qualità del supporto;il coinvolgimento dei diversi servizi territoriali per garantire una progettualità condivisa a tutela e promozione delle donne e che abbia come obiettivo la possibilità di intraprendere percorsi di uscita dalla violenza, attraverso il potenziamento di rifugi sicuri e percorsi di autonomia sociale, lavorativa e abitativa; il rafforzamento della capacità di collaborazione del “sistema territoriale antiviolenza” anche con soggetti non appartenenti alla rete; un processo di comunicazione e informazione sul fenomeno, sui servizi erogati e sul progetto stesso, in grado di raggiungere anche contesti e luoghi meno usuali, e quindi dando la possibilità di intercettare ulteriori bisogni e persone; l’educazione alla diversità, al riconoscimento e al rispetto delle specificità di ognuno, al valore dell’unicità di ogni persona; la raccolta, l’analisi e la diffusione di dati che possano garantire un monitoraggio attento del fenomeno della violenza di genere e dei percorsi di riconquista dell’autonomia delle vittime.
Coordinatrice del progetto Zeromolestie è Natascia Pisana. Le associazioni aderenti sono il Sinalp regionale, Ania Sicilia, Casa Mia regionale, Rete sociale Attiva Messina, Agrigento e Palermo, Casa Mia Palermo, Zeromolestie Sinalp Palermo, Avo Sicilia, Avo Palermo, Zeromolestie Sinalp Belpasso, Ipsofacto Modica, Movimento difesa del cittadino Modica, Zeromolestie Sinalp Scicli, Movimento Territorio Ragusa, Zeromolestie Sinalp Vittoria, Al Plurale Trapani, Ipazia Siracusa, Forum Terzo settore Ragusa, Quelli di Granieri Caltagirone, Aisfodv Palermo. (da.di.)