Ragusa – “Straordinaria solidarietà” nonostante la pandemia e le mille problematiche legate al reperimento di personale sanitario. Il presidente provinciale dell’Avis, Salvatore Poidomani, in apertura dei lavori della 45 assemblea dell’Avis, svoltasi il 26 marzo 2022 presso il centro studi Feliciano Rossitto, ha voluto sottolineare dati e numeri che confermano un trend in notevole crescita in una situazione, oggettivamente, di grande difficoltà.
Sono 43.748 le donazioni effettuate lo scorso anno con un incremento di 3.254 unità di sangue, pari all’8% in più. Dati e numeri da guinness dei primati. Nel ragusano il 7,9 per cento degli abitanti è donatore di sangue, rispetto a una media nazionale del 3 per cento e una europea che sfiora il 4 per cento.
Segno di una cultura della donazione ben radicata.
Questo traguardo importante è dovuto a due fattori essenziali: lo spirito di solidarietà delle donatrici e dei donatori e l’efficienza organizzativa del sistema integrato Ragusa costituito dall’Avis e dal Servizio Trasfusionale dell’Asp 7.
Un impegno costante, quello dei donatori, che si è ampliato nel tempo, a dimostrazione del grande spirito d’altruismo e della tenacia di tanti volontari che hanno preso coscienza dell’importanza della donazione del sangue.
“Il 2021 è stato un anno di straordinaria solidarietà – spiega il presidente provinciale dell’Avis, Salvatore Poidomani – i dati che ho voluto presentare nella relazione lo confermano. Grazie alla sensibilità di tanti concittadini abbiamo dimostrato cosa significa essere volontari e quanto l’impegno di ognuno di noi sia fondamentale per il benessere della collettività. Credo che non siano mai abbastanza le occasioni per ringraziare le donatrici e i donatori di sangue, per il loro prezioso e indispensabile contributo.
Un plauso va anche ai Presidenti e a tutti i dirigenti delle 12 Avis Comunali e al nostro personale sanitario e amministrativo.
A tutti gli operatori quest’anno abbiamo consegnato un attestato di riconoscimento per il lavoro svolto, con dedizione e sacrificio, spesso dietro le quinte. Il direttore sanitario dell’Avis provinciale, Dott. S. Calabrese e il Dott. F. Bernardello, Direttore del Servizio Trasfusionale dell’ASP 7, hanno, ciascuno per il proprio ruolo, evidenziato la funzionalità di un sistema collaudato che garantisce una attività donazionale programmata, in sicurezza e che consente l’autosufficienza di sangue non solo nella nostra provincia ma anche in altre realtà siciliane, in regime di compensazione. Come dire, un sistema che rappresenta un modello di eccellenza anche perché promuove una solidarietà capace di superare i confini territoriali”.