Modica – E’ pesante l’ennesimo addebito finanziario che Vito D’Antona, esponente modicano di Sinistra Italiana, attribuisce al sindaco di Modica Ignazio Abbate. Secondo D’Antona, infatti, “in soli tre mesi e mezzo Abbate ha azzerato due importanti fondi di accantonamento iscritti in bilancio: il Fondo per l’emergenza Covid 19 e il Fondo di riserva”.
Quindi l’esponente di opposizione passa a spiegare “nel primo caso viene prelevato l’intero importo per 1.282.000,00 euro, rendendo impossibile per i prossimi mesi intervenire per fronteggiare eventuali spese per l’emergenza ancora presente, mentre nel secondo caso viene diminuito di 520.000,00 euro il fondo di riserva, lasciando soltanto la cifra di 150.000,00 euro per spese impreviste ed indispensabili che si potranno presentare nei prossimi otto mesi”.
Ma secondo D’Antona tutto questo non basta, se si consideri che “inoltre, con una deliberazione urgente, Abbate chiede alla banca fino al 30 giugno una anticipazione di cassa nel limite massimo consentito di 24 milioni di euro, richiedendo perfino l’autorizzazione per l’uso delle somme vincolate, nonostante i cento milioni di euro prestati dallo Stato per sopperire alle deficienze di cassa”.
Seguono infine le considerazioni non solo amministrative ma anche politiche del rappresentanti di Sinistra Italiana “gli atti adottati in questi ultimi giorni, prima delle possibili dimissioni per una candidatura in una ancora non definita lista elettorale, dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, la gravissima crisi finanziaria nella quale Abbate sta lasciando, dopo nove anni, il Comune di Modica: il trasferimento a carico dei futuri amministratori di debiti per spese obbligatorie, quali quelle per i servizi telefonici e l’energia elettrica, il peso del debito di cento milioni con lo Stato, il ricorso obbligato a fondi straordinari di accantonamento per spese ordinarie, la carenza di liquidità e di capacità di pagare, i debiti con la Spm e la Multiservizi”. (da.di.)