Comiso – Una festa di popolo straordinaria a Comiso. Di cui, dopo due anni, si sentiva assolutamente il bisogno. Decine di migliaia le persone coinvolte, come nella migliore tradizione della “paci”.
E non importa che la pioggia, in serata, abbia bloccato tutto. I simulacri sono rimasti ricoverati nella chiesa dei Santi Apostoli da dove riprenderanno il proprio percorso, per rientrare in basilica, questa notte, dopo la messa delle 19. Manca ancora, quindi, la “pace” in chiesa Madre, quella a Santa Maria delle Grazie e la penultima, prima del rientro, in piazza Fonte Diana considerato che quella conclusiva si terrà dinanzi alla basilica dell’Annunziata. Ieri mattina, le statue della Madonna Annunziata e poi del Cristo Risorto, dopo essere uscite dal portone centrale dell’edificio di culto, tra un tripudio di colori, sono state salutate dalla folla osannante.
Dopo essere state posizionate l’una di fronte all’altra, in seguito all’antifona intonata dagli angioletti posti ai piedi della Madonna e di Gesù, hanno dato vita, venendosi incontro, alla “paci” iniziale della lunga giornata, tenutasi, quest’anno, in via Papa Giovanni XXIII, dopo la discesa della scalinata del sagrato.
E’ stata la prima di una lunga serie di “paci” che ha scadenzato l’interminabile processione, con le bande musicali, che ha toccato buona parte del centro abitato casmeneo. Andrea Indigeno e Antonio Criscione hanno dato voce e volto ai due angioletti, uno per ciascun fercolo, intonando in latino l’antifona “Regina Coeli Laetare”. Si rinnovano, pertanto, nella Pasqua Comisana tradizioni bizantine e spagnole che la rendono unica nel panorama siciliano: si festeggia al contempo l’Incarnazione e la Risurrezione di Cristo. A scadenzare i tempi della processione anche l’attività svolta dall’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, adoperatasi per far sì che i luoghi interessati dal passaggio del corteo potessero presentarsi nella maniera più decorosa possibile. Stasera, dunque, la parte conclusiva della processione che ieri non è stata ultimata per le avverse condizioni atmosferiche. Alle 18,30, in basilica, ci sarà la preghiera del Rosario.
Alle 19 la santa messa. Poi, la processione. Quindi, alle 21,30, sul sagrato della basilica, è in programma, tempo permettendo, la rappresentazione, da parte della compagnia “Il teatro del Pero”, di una commedia brillante in due atti dal titolo “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo, con la regia di Giampaolo Romania.
Domani, alle 8,30 santa messa e alle 19 la funzione religiosa nella quale si pregherà per tutti i sacerdoti defunti che hanno servito la comunità dell’Annunziata e per tutti i benefattori defunti. Mercoledì, invece, la santa messa delle 19 sarà presieduta da don Gianni Mezzasalma, rettore del seminario diocesano, e ci sarà la partecipazione dei seminaristi che, dopo la funzione religiosa, incontreranno i giovani della comunità.