Ragusa – Folta presenza di lavoratori Asu della provincia di Ragusa alla manifestazione regionale svoltasi a Palermo mercoledì 27 aprile, con presidio davanti a Palazzo dei Normanni e con l’obiettivo della stabilizzazione. Dopo la manifestazione il commento dei rappresentanti sindacali della unzione pubblica di Cisl e Cgil. Daniele Passanisi, segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa afferma “dopo 25 anni, gli Asu sono stanchi di aspettare e non è possibile delegare il futuro di 4.500 famiglie a una improbabile sentenza positiva dell’impugnato articolo 36, Legge regionale 9/2021. Bisogna intervenire seriamente. Abbiamo voluto fare sentire la nostra voce perché non è più possibile attendere oltre. Abbiamo preso atto dello scarso interesse dimostrato dalla politica verso la platea dei lavoratori Asu.
E visto che non è arrivata nessuna risposta alle numerose richieste di convocazione, considerato che dopo 25 anni non è più possibile elemosinare risposte definitive in merito alla stabilizzazione, è chiaro che il passo della protesta era l’unico che si poteva portare avanti. E’ arrivato il momento di avviare per tutti questi lavoratori la procedura della stabilizzazione. Lo abbiamo chiesto a chiare lettere tutti assieme. I lavoratori delle province di Ragusa e Siracusa, così come quelli di tutta la Sicilia, non possono più aspettare. Le risposte servono ora, subito”.
Da parte sua la Cgil FP aggiunge “gli ASU sono lavoratori utilizzati dalla Regione, dai Comuni, dalle ASP e dal privato Sociale, che operano oramai da diversi anni in un regime di precariato insopportabile e insostenibile, che da più di venticinque anni attendono la meritata stabilizzazione, purtroppo rimandata di anno in anno, circostanza, che costringe alcuni, i più anziani, di giungere all’età pensionabile, senza essere mai stati assunti, malgrado l’insostituibile apporto nell’ambito della Pubblica Amministrazione in quanto ad essi sono affidati importanti compiti, al pari dei dipendenti a tempo indeterminato, ma ricompensati con un sussidio al posto della normale retribuzione. Una delegazione composta da lavoratori e OO.SS., è stata ricevuta da alcuni componenti della Deputazione Regionale (Barbagallo, Cracolici, Fava, Lupo, Di Caro, Di Paola), a cui sono state rappresentate le varie questioni riguardanti il bacino degli ASU, dall’adeguamento delle norme che riguardano il contesto Nazionale, alla storicizzazione delle risorse, dall’eliminazione dei vincoli che bloccano le assunzioni negli Enti Locali agli incentivi per coloro interessati alla fuoriuscita dal bacino ASU.
La Deputazione dopo il confronto ha annunciato pieno sostegno alla vertenza riprogrammando in tempi brevi un nuovo incontro e impegnandosi, da subito a trasferire al governo Nazionale i termini della vertenza, le organizzazioni sindacali si sono impegnate a redigere e presentare proposte di emendamenti per accelerare l’iter nella Legge Finanziaria. “Si è finalmente innalzata l’asticella della protesta, a questa iniziativa, commenta Nunzio Fernandez, segretario generale della FP CGIL di Ragusa, a breve ne seguiranno altre con possibili ripercussioni nell’erogazione dei servizi ad oggi garantiti dai lavoratori ASU, non è possibile procrastinare ulteriormente la stabilizzazione di questo Personale, che dopo anni di duro lavoro è stanco degli insuccessi della Politica che a parole si schiera a favore, nei fatti le contrapposizioni e i dissidi allontanano l’ipotesi di un lavoro vero”. (da.di.)