Salerno – Al via il Festival nazionale della Dieta Mediterranea, con un calendario semestrale di appuntamenti dal 26 maggio a Capaccio Paestum all’interno dell’Eu Agrifood Week al 16 novembre a Pollica (Salerno), e una piattaforma online, presentata oggi al Mipaaf, che vuole diffondere il patrimonio “Dieta Mediterranea”, in modo organico e coordinato.
Un baluardo di pratiche agricole virtuose a tutela della biodiversità autoctone rappresentativa e un asset strategico di grande sostegno alle filiere e eccellenze agroalimentari italiane, come sottolineato dal sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio.
“Finalmente usciamo con una voce comune – ha sottolineato la presidente del Future Food Institute Sara Roversi – a tutela di un patrimonio collettivo e un regime alimentare sano e sostenibile che finora, in 11 anni dal riconoscimento Unesco non è stato valorizzato in modo sufficiente”.
Quest’anno la Comunità emblematica di Pollica (Salerno) ha la presidenza del network delle sette Comunità emblematiche Unesco della Dieta Mediterranea che contempla Grecia, Cipro, Croazia, Marocco, Portogallo, Spagna e appunto Pollica.
In questa occasione, e in vista della Giornata mondiala della Biodiversità che sarà celebrata il 22 maggio, in cartellone iniziative culturali in aree archeologiche, incontri-confronto per la diffusione e salvaguardia di un patrimonio culturale immateriale italiano e del paesaggio mediterraneo.
“Questo Festival rappresenta un importante momento di confronto e un’ulteriore occasione per far conoscere soprattutto ai più giovani il prezioso patrimonio che abbiamo e che non dobbiamo mai dare per scontato” ha sottolineato il sottosegretario Centinaio.
“Per il quinto anno consecutivo – ha aggiunto Centinaio – la Dieta Mediterranea si è confermata la migliore al mondo nella classifica dell’US News & World Report.
A chi ci propone di mangiare insetti, carne sintetica e bere vino senza alcol diciamo che preferiamo la Dieta Mediterranea, che è tradizione, cultura, tutela delle nostre biodiversità ed è sostenibile per il Pianeta.
È la nostra miglior risposta al Nutriscore e la via da seguire per una migliore alimentazione”.