Ragusa – Alla luce delle discussioni in merito all’autenticità del dipinto “San Giovanni Battista giacente” in mostra presso la chiesa della Badia di Ragusa, il sindaco Peppe Cassì dichiara:
“A oltre 400 anni dalla morte l’arte di Caravaggio è ancora capace di emozionare e far discutere. Ragusa, con la mostra alla Chiesa della Badia che accoglie il “San Giovanni Battista giacente” viene coinvolta in questo confronto che, appassionando i maggiori esperti del pittore lombardo, non può che far crescere la conoscenza che abbiamo dell’artista.
È di questi giorni, infatti, il dibattito sull’autenticità dell’opera, che vede contrapporsi pareri illustri. Non c’è dubbio che, prima di accogliere la tela, il Comune abbia ricevuto ampie rassicurazioni: come afferma lo storico dell’arte Pierluigi Carofano, curatore della mostra ragusana, “il San Giovanni Battista giacente esposto a Ragusa è ricordato come opera certa di Caravaggio negli inventari Medicei a partire dal 1641 e fino al ‘700, inoltre le dimensioni e l’iconografia corrispondono.
La massima studiosa vivente di Caravaggio, ovvero Mina Gregori, ne ha confermato l’attribuzione in una scheda a suo nome in occasione di un’importante e recente mostra in Giappone, dove l’opera è stata esposta come di Caravaggio”. In un articolo apparso su Il Giornale del 5 dicembre scorso questa lettura del prof. Garofano è stata definita “certamente interessante” da Vittorio Sgarbi, il quale oggi si mostra invece per la prima volta certo della non autenticità dell’opera, a conferma di come la critica artistica sia materia viva e in costante evoluzione.
Il prossimo 3 giugno, alle ore 11.00, nel corso di un incontro aperto a tutti che si terrà al Centro Commerciale Culturale, il curatore della mostra affiancato da altri esperti e studiosi fornirà tutti i dati ed i riscontri di cui è in possesso sulla storia del dipinto, per fare chiarezza sulla sua attribuzione, ed aiutare a comprendere un artista che da 400 anni non smette di far discutere di sé”. (Foto pagina facebook sindaco Cassì)