Monterosso Almo – Non si è ancora spenta l’eco del memorial Cannarella che, tenutosi domenica scorsa a Monterosso Almo, ha visto partecipare numerose società provenienti da ogni parte d’Italia. Oltre ai sodalizi più gettonati della Sicilia, anche ciclisti che arrivavano dal Lazio, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna. Insomma, una grande festa per la XX edizione allo scopo di celebrare la memoria di zio Giovannino, così come era conosciuto da tutti Giovanni Cannarella, che ha avviato allo sport delle due ruote generazioni e generazioni di giovani, in maniera semplice e, allo stesso tempo, efficace. Cannarella, che ha ricoperto pure il ruolo di presidente della Federazione ciclistica italiana, è ricordato da tutti, oltre che per la sua grande passione nei confronti del ciclismo, anche per la capacità non comune di mediare, di mettere a tacere qualsiasi dissidio, dimostrando notevole acume e, soprattutto, capacità di dialogo.
“Siamo riusciti, ancora una volta – sottolinea Giuseppe D’Aquila del Gsd Almo 1966, nipote di Cannarella – a onorare nella maniera più adatta mio nonno, con una gara di grandi prospettive che punteremo senz’altro a migliorare. Ringrazio la mia famiglia per l’impegno che mette sempre nell’organizzare questo appuntamento e, soprattutto, ringrazio le istituzioni oltre agli sponsor che ci hanno sostenuto dando prova della loro lungimiranza e soprattutto capacità di guardare oltre”. Tanti gli sponsor che credono nel ciclismo e che hanno dato ancora una volta prova della capacità di supporto che sono in grado di fornire a chi si spende lungo questa direzione, quella della valorizzazione dei giovani talenti delle due ruote.