Ragusa – A margine della iniziativa della presidente della commissione consiliare Sviluppo economico del Comune di Ragusa, Cettina Raniolo, di convocare un incontro con i quattro deputati ragusani all’Ars (Giorgio Assenza di Diventerà bellissima, Stefania Campo del M5, Nello Dipasquale del Pd e Orazio Ragusa della Lega), per un bilancio di fine legislatura, si registra uno scambio di battute polemiche tra la stessa Raniolo ed il consigliere Giorgio Mirabella del gruppo Insieme. Nel corso della seduta dello scorso 24 maggio Mirabella aveva espresso perplessità sull’annunciata iniziativa della presidente della commissione sviluppo economico, perplessità relative alla convocazione dell’incontro concordato da Raniolo con il sindaco, sul fatto che il regolamento comunale non prevede riunioni formali di commissione, quindi con l’erogazione del gettone di presenza, per argomenti che non andranno all’esame del consiglio, sulla opportunità di questa ‘commissione di studio’ non prevista dunque dal regolamento, sulla legittimità stessa della convocazione di persone esterne al consiglio.
Questa la risposta data dalla presidente Cettina Raniolo: “in ordine all’intervento del collega Consigliere Giorgio Mirabella, nella seduta di Consiglio di martedì 24 maggio, in riferimento all’incontro che, su mia iniziativa, si vuole concretizzare con i deputati regionali iblei, mi preme estendere alcune precisazioni. L’iniziativa di ascoltare la deputazione regionale del territorio nacque nel 2018, allorquando, nella veste di Presidente della VI Commissione, volli convocare delle sedute per ospitare i deputati al fine di ascoltare della loro azione per la nostra città e il territorio ibleo, in ordine, soprattutto, ai temi dello sviluppo economico. Iniziativa che fu gradita da tutti i componenti la commissione e dai consiglieri comunali in genere, oltre a riscuotere ampio consenso politico, e non solo.
Oggi, verso la fine della legislatura regionale e verso la fine della sindacatura, ho ritenuto opportuno riproporre l’iniziativa, tenendo conto delle normative che impedirebbero di convocare le commissioni, se non per determinati e precisi argomenti che devono passare dal Consiglio comunale.
Lo spirito che anima la mia partecipazione alla gestione della cosa pubblica, come consigliere comunale, vicepresidente del consiglio e Presidente di Commissione, mi ha portato, anche su specifici suggerimenti, ad aggirare l’impossibilità di riunioni delle commissioni con incontri informali, senza nessuna ufficialità, quindi, necessariamente senza gettone di presenza e senza esonero lavorativo. Si tratta, quindi, a tutti gli effetti di normali riunioni, non riservate solo ai componenti delle commissioni ma a tutti i consiglieri comunali che vogliono dibattere di temi attuali in un clima di informale ufficialità.
Auspico che il consigliere Mirabella, da politico navigato, rifugga da sterili polemiche e voglia cogliere lo spirito di una iniziativa che, nella piena legittimità, tenta di organizzare, a vario titolo incontri con chicchessia per il bene comune, della collettività e della città. Senza dubbio il mio msg ai capigruppo (il riferimento è ad una chat whatsapp inviata da Raniolo sul relativo gruppo n.d.r.) può aver avuto letture particolari, ma non ho deciso nulla sul gettone di presenza, non essendo di mia competenza e non trattandosi di una commissione, ho cercato di concordare con il sindaco solo a sua disponibilità in agenda per partecipare agli incontri.
Ma mi piace questa polemica che nasce perché, finalmente, si potrà discutere sul ruolo, venuto a mancare delle commissioni e del ruolo che ogni consigliere eletto vuole rivestire anche per onorare il suo mandato nei confronti degli elettori”. (da.di.)