Ragusa – Le dichiarazioni rese dalla società Happee Place Italy che, in collaborazione con Mediatica, ha promosso la mostra “Caravaggio: ultimo approdo”, hanno provocato una reazione molto dura da parte del consigliere comunale della lista ‘Insieme’, Giorgio Mirabella che, con evidente sdegno afferma “oltrepassato il limite della decenza, gli sviluppi del caso Caravaggio consiglierebbero un passo indietro”, e che ribadisce a scanso di equivoci una richiesta gia ventilata da altre forze di opposizione ovvero “di auspicare un quanto mai opportuno passo indietro del primo cittadino, meglio se preceduto da quello dei suoi assessori, per restituire prestigio e credibilità alla città che non mai ha vissuto, nella sua storia, momenti bui come questo”.
Quindi Mirabella, facendosi portavoce di un confronto avvenuto all’interno del gruppo Insieme, aggiunge “penso sia arrivato il momento nel quale il primo cittadino possa trarre le conclusioni di una vicenda amministrativa trattata, a tutti i livelli, con estrema superficialità, per l’evidente pressapochismo da principianti che ha caratterizzato, dall’esplosione del caso, tutta la vicenda”.
E mette in luce le contraddizioni che emergono dalla tempistica delle varie e caotiche dichiarazioni susseguitesi. “Il sindaco ancora mercoledì sera, in consiglio comunale, giustificava tutte le procedure attivate e gli elementi che ne avevano consigliato l’elargizione di soldi pubblici per la mostra del “presunto” Caravaggio.
Il carosello di dichiarazioni e comunicati dell’ultimo momento lascia basiti per la sua stranezza che oscilla fra il teatro dell’assurdo e la commedia napoletana. La sera di mercoledì 25 maggio, in seduta ispettiva di consiglio comunale appositamente convocata su invito del primo cittadino per rispondere del caso Caravaggio, Cassì comunica che il contributo agli organizzatori è stato ‘congelato’. Si può leggere sul sito del Comune che, nella stessa giornata, presumibilmente nelle ore antimeridiane, gli uffici avevano adottato determina per revocare l’identico atto del mese di marzo, contenente il contributo da erogare ad una stamperia, per conto degli organizzatori.
Da una nota degli organizzatori di sabato 28 maggio, si apprende che, con mail certificata del 24 maggio, martedi, precedentemente alla seduta del civico consesso, era stata comunicata la rinuncia al contributo.” Inevitabili le conclusioni di Giorgio Mirabella “una successione di eventi, se non poco credibile, di certo strana, che fa emergere, prima di tutto, una significativa anomalia: il sindaco parla in Consiglio di congelamento, mentre gli uffici hanno revocato la determina per il contributo su espressa rinuncia degli organizzatori. Vogliamo tralasciare la gravità e la delicatezza del caso, ma il fatto che il Sindaco mente o sa di mentire a proposito del blocco del contributo è fuori da ogni accettabile prassi politica”. E per finire il consigliere di Insieme lancia un chiaro ed inequivocabile messaggio politico “se poi, realmente, non sa di quello che avviene in altre stanze del nostro Comune, in ordine alla delicatezza della questione, è proprio il caso di auspicare un quanto mai opportuno passo indietro del primo cittadino, meglio se preceduto da quello dei suoi assessori, per restituire prestigio e credibilità alla città che non mai ha vissuto, nella sua storia, momenti bui come questo”. (daniele distefano)