Ragusa – La XXI edizione della Giornata del sollievo ha visto la partecipazione, ieri, in piazza San Giovanni a Ragusa, dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute.
L’iniziativa, promossa d’intesa con l’Asp e le associazioni di volontariato Lilt e “Mamme di Modica” oltre alle Samot di Ragusa e Palermo, si è prefissa di testimoniare la cultura del sollievo e della sofferenza fisica e morale delle persone che stanno ultimando il loro percorso di vita, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione.
Ci sono state le mattonelle di lana colorate preparate dalle mamme di Modica che hanno abbellito le scalinate del sagrato che conduce alla Cattedrale così come la presenza di quattro poeti, Giuseppe Dimartino, Pippo Di Noto, Antonella Galuppi e Fabio Messina oltre al tenore Dario Adamo.
E poi, ad abbellire il sagrato, le opere degli artisti radunati da Amedeo Fusco, che ha coordinato gli interventi, del Centro di aggregazione culturale. Tra i presenti, anche il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, che ha espresso “gratitudine nei confronti di chi si adopera per queste iniziative che riescono non solo dal punto di vista della manifestazione in sé ma anche e soprattutto per il messaggio che veicolano nei confronti di ognuno di noi, di ogni cristiano. Il filo della cura ci appartiene personalmente”.
Molto emozionante la testimonianza delle mamme di Modica che hanno voluto ringraziare per il loro coinvolgimento la dottoressa Antonella Battaglia, vicedirettore della Pastorale della salute oltre che responsabile dell’hospice, assieme a Santina, una paziente, che ha dato a ciascuna di loro una dimostrazione di conforto oltre che di superamento delle difficoltà per riuscire a centrare l’obiettivo prefissato con la preparazione delle mattonelle di lana multicolori che hanno reso effervescenti le scalinate del sagrato.
“Sono stati momenti straordinari – commenta il direttore della Pastorale della salute, il sacerdote Giorgio Occhipinti – che ci conciliano con la vita e che ci fanno ben comprendere qual è la nostra missione lungo l’alveo del sostegno agli altri, soprattutto di chi conclude il proprio percorso terreno. E’ molto importante che si possa guardare avanti e, allo stesso tempo, fare tesoro delle esperienze accumulate in tutti questi anni. Ringrazio tutti i componenti della Pastorale della salute per avere saputo interpretare nella maniera migliore il significato contenuto nel contesto di una giornata il cui valore merita di essere esaltato sempre di più”.