Ragusa – Sul caso Caravaggio ancora parole di sdegno, dopo quelle del consigliere Giorgio Mirabella di Insieme, ora anche dal capogruppo M5 Sergio Firrincieli che anch’egli ribadisce la richiesta di ritiro delle deleghe assessoriali a Ciccio Barone e a Clorinda Arezzo e sollecita lo stesso sindaco Cassì “a fare un passo indietro” e per soprammercato aggiunge l’epiteto di “abile azzegarbugli” rivolto al primo cittadino.
Il tutto in una nota stampa in cui Firrinncieli ripercorre le tappe di questi ultimi giorni sulla penosa vicenda della dubbia autenticità del quadro “San Giovanni Battista giacente” in mostra presso la chiesa della Badìa di Ragusa, ma anche premette “per noi, il caso Caravaggio si chiude qui.
Non c’è dubbio, però, che alla fine, dopo le controverse dichiarazioni raccolte in questi giorni, il Comune di Ragusa, e nel caso specifico la Giunta Cassì, esca da tale vicenda con le ossa rotta”.
Riguardo agli ultimi eventi il capo gruppo pentastellato commenta “rispetto alle nostre richieste, abbiamo ricevuto delle risposte, da parte della società organizzatrice che naturalmente non sono supportate da documentazione seppure la stessa fosse stata richiesta. Avevamo inoltrato una specifica istanza di accesso agli atti la cui opportunità alla risposta, adesso, da parte del Comune potrebbe venire meno visto che la stessa società organizzatrice ha rinunciato ai contributi pubblici. Faccenda chiusa anche tenendo conto del fatto che al simposio (fissato per il prossimo 3 giugno n.d.r.) non saranno invitate le figure di alto livello istituzionale che avevamo richiesto per sentirci più garantiti durante il dibattito tra studiosi.
Certo, resta l’amaro in bocca per la vicenda della determina n.254 del settore 12 del nostro Comune che il 25 maggio spiega che la società organizzatrice, giusta mail del 24 maggio, intende restituire il contributo: il nostro dirigente scrive la parola “revocare” mentre il sindaco in Consiglio comunale lo stesso giorno ci dice che il contributo sarà “congelato” e ancora giorno 28 la società organizzatrice annuncia, a mezzo stampa, che ha rinunciato al contributo.
E’ chiaro che, per quanto riguarda tutta questa vicenda amministrativa, la Giunta Cassì ha messo in luce la propria scarsezza operativa, e a parere nostro, a pensare male si fa peccato, si è voluto prima prendere tempo rimandando il dibattito nella conferenza dei capigruppo e poi prendere le distanze a posteriori con una soluzione da abile azzeccagarbugli. Tuttavia, avremmo preferito un’azione da oculato amministratore a priori, tutto ciò a tutela dell’ente”. Quindi, come ci ha abituati da tempo lo schema comunicativo del gruppo 5 stelle, arriva l’affondo politico “il sindaco farebbe bene prima a ritirare la delega agli assessori competenti, vale a dire Barone e Arezzo, e poi a fare un passo indietro lui stesso. Già sappiamo che nulla in tal senso accadrà per troppo amore nei confronti della poltrona. Da questo momento, visto che comunque i cittadini si sono accorti di come sono gestite certe vicende, e purtroppo la stessa sufficienza si registra in altri ambiti amministrativi, ci occuperemo di altro, dei cittadini nello specifico, e continueremo a fare le pulci a tutto ciò che non va nella nostra Ragusa.
Vendere il proprio prodotto a parole è molto facile e in questo Cassì è diventato un vero maestro. Realizzare fatti concreti, però, è un’altra cosa e i ragusani se ne stanno sempre di più accorgendo. La vicenda Caravaggio è stata molto utile, politicamente parlando, anche per questo”. (daniele distefano)