Ragusa – Nella stessa giornata di martedì 31 maggio, mentre intorno alle 19 del pomeriggio l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ragusa, Gianni Giuddrida, pubblicata una nota ufficiale i cui faceva l’esame delle varie situazioni relativa alla crisi idrica che sembra stia diventando endeica in città, nella stessa giornata, una decina di ore prima, di buon mattino, il segretario cittadino del Partito Democratica, Peppe Calabrese non solo rimproverava l’amministrazione per il persistere dei problemi di approvvigionamento idrico ma addirittura chiedeva “al sindaco di sostituire l’assessore di riferimento che non sembra capace di imprimere una svolta significativa alla faccenda, neanche per quanto riguarda la soluzione che gli è cascata fra le braccia quando hanno scoperto che una legge regionale trasferiva al Comune la gestione dei serbatoi dell’ex Consorzio ASI”. Del resto Calabrese aveva con durezza esordito “crisi idrica, in quattro anni, da Cassì solo promesse”.
Afferma il segretario dem “durante questi anni di sindacatura Cassì, sul fronte della persistente crisi idrica, i cittadini ragusani hanno ottenuto solo promesse mentre la soluzione al problema sembra ancora lontana. Interi quartieri della città, ogni giorno, devono fare i conti col trovarsi senza acqua e ciò non accade solo nella bella stagione per via della siccità, ma ormai anche in inverno, come testimoniano le centinaia di segnalazioni che i dirigenti del locale Partito Democratico hanno ricevuto. Il via vai di autobotti per rifornire i condominii è continuo, estate e inverno, e lì si vive ormai con l’acqua razionata. Da tempo chiediamo al sindaco di sostituire l’assessore di riferimento che non sembra capace di imprimere una svolta significativa alla faccenda, neanche per quanto riguarda la soluzione che gli è cascata fra le braccia quando hanno scoperto che una legge regionale trasferiva al Comune la gestione dei serbatoi dell’ex Consorzio ASI. Pare che non si riesca a chiudere il cerchio…Pure sul potabilizzatore di Camemi non si sa più nulla.
A gennaio l’assessore diceva che era stato attivato da pochi mesi, ma non ci sembra che ciò corrisponda al vero, anzi sappiamo che le contrade ancora sono senza una rete idrica. Tutto ciò appare assai distante da quel che intendiamo noi per buona politica e buona programmazione. All’amministrazione comunale, dunque, chiediamo di fare bene e presto, risolvendo i problemi che impediscono di completare la conduttura ai pozzi ASI e mettendo a pieno regime il potabilizzatore di Camemi”. Pe rquanto riguarda le spiegazioni fornite successivamente da Giuffrida, che comunque sul nostro giornale abbiamo già riportato integralmente, le riassumiano brevemente.
“La nuova condotta che dai pozzi ex Asi arriva al serbatoio Bruscé è stata completata. In queste ore è in corso la fase di collaudo, al termine della quale, tra pochissimi giorni, comincerà la regolare erogazione idrica. E’ stato completato il collaudo relativo al potabilizzatore Camemi, avviato a inizio maggio. Però, un problema Enel ha causato un guasto all’impianto, segnalato anche da alcuni abitanti della contrada, ora in fase di riparazione. L’attivazione del potabilizzatore viene quindi rimandata, ma solo di qualche giorno. È infine in corso di stesura un’ordinanza relativa al divieto di utilizzo per fini potabili dell’acqua nella zona di Santa Barbara, a Marina di Ragusa. Infatti l’aumento di consumi ha fatto registrare carenze idriche in alcune abitazioni dell’area. Per questo motivo, in vista del ponte del 2 giugno in cui si registrerà un forte aumento di consumi, abbiamo deciso di accrescere la disponibilità idrica immettendo in rete un secondo pozzo, che fa però registrare una presenza di nitrati leggermente superiore alla norma. L’ordinanza, che farà scattare il divieto dal momento della sua pubblicazione, sarà in vigore solo per il tempo necessario all’attivazione del denitrificatore, prevista tra pochi giorni, che servirà a risolvere definitivamente il problema. Nel frattempo, con questo provvedimento, gli abitanti della zona non dovranno patire crisi idriche e potranno utilizzare l’acqua per tutti gli usi non alimentari”. Insomma prendiamo atto che ci sono molte promesse ed impegni ma non ancora soluzioni immediate e definitive. Speriamo che nei prossimi giorni queste ultime possano arrivare. (Da.Di)