“Stiamo premendo affinchè vengano creati corridoi marittimi per il trasporto delle materie prime alimentari, anzitutto il grano, dai porti ucraini. Perchè ciò si realizzi è necessario sminare le acque antistanti i porti, in particolare quello di Odessa, a fronte della garanzia da parte russa del transito sicuro dei carichi”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso del question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione sulla questione della sicurezza alimentare a livello globale, in relazione alla crisi determinata dal conflitto tra Russia e Ucraina.
“L’Italia ha già dato la propria disponibilità – ha continuato – per partecipare a eventuali operazioni di sminamento e intendiamo favorire un ruolo centrale delle Nazioni Unite ed eventualmente di altri partner, come la Turchia, nell’effettivo svolgimento e coordinamento delle operazioni”.
Per Di Maio “non cerchiamo certo l’escalation militare ma quella diplomatica. L’obiettivo è una pace negoziata e non imposta, frutto di accordi sostenibili, equilibrati e reciprocamente accettabili. Una cosa è certa: nessuno può decidere il futuro dell’Ucraina al posto di Kiev. Non ci illudiamo – ha spiegato – che esistano soluzioni pronte per l’uso. Siamo consapevoli che la diplomazia procede con pazienza per passi successivi.
Lavoriamo per delineare un percorso che porti alla pace senza pretendere di entrare già da ora nel merito delle questioni da risolvere ma identificando gli ambiti che andrebbero affrontati in sede negoziale per favorire una soluzione sostenibile.
La pace è l’obiettivo comune del governo e di tutte le forze politiche in quest’aula e sono sicuro che ciò rispecchi il sentimento diffuso e radicato del popolo italiano”, ha concluso Di Maio.
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