Ragusa – La polemica di questo fine settimana, a Ragusa, tra forze politiche di opposizione ed amministrazione e maggioranza, non riguarda un fatto amministrativo che veda il Comune direttamente interessato ma un argomento che non dipende una volta tanto dal governo cittadino. Parliamo del crescere del malcontento dei cittadini per la mancata riapertura del reparto di Pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II°, chiuso ormai da mesi e mesi e che ha visto anche una petizione con relativa raccolta di firme lanciata sulla piattaforma change.org.
Una dichiarazione del presidente del consiglio comunale Fabrizio Ilardo che definisce “inaccettabile” la mancata riapertura del reparto ha dato occasione per un duro attacco da parte del capogruppo 5 stelle in consiglio comunale, Sergio Firrincieli secondo il quale “il comune punta adesso alla mobilitazione, soluzione che avevamo prospettato già mesi fa. Ma a che gioco giochiamo?”.
Vediamo il susseguirsi dei fatti. Fabrizio Ilardo, che per la verità già in passato si era interessato del problema sollecitandone la soluzione nei confronti dell’Asp, è tornato sull’argomento con parole dure “è inaccettabile. Non si può più sentire che, ancora una volta, mancando i medici specializzati, non sarà possibile aprire il reparto di Pediatria a Ragusa. Si trovi, allora, un’altra strada. Si predispongano delle convenzioni. Si individui, insomma, un sistema adeguato. Nulla da togliere ai vertici dell’Asp che avranno cercato di svolgere al meglio i loro compiti. Ma questo non è quello che la cittadinanza ragusana si attendeva dopo mesi e mesi di attesa. La soluzione per Pediatria va trovata. E in tempi rapidi. Così c’è il rischio che passeranno ancora chissà quanti mesi prima che i battenti, nel nuovo reparto dell’ospedale Giovanni Paolo II, possano riaprire”. Poi Ilardo, alla luce delle ultime comunicazioni arrivate dai vertici dell’Asp, afferma con decisione “non si può più fare finta di niente. Stiamo anche valutando, nel caso non si fosse ben compresa l’importanza della questione e quanto la stessa sia molto sentita dai nostri concittadini, di promuovere una seduta aperta del Consiglio comunale, da tenere possibilmente all’esterno in una zona simbolica, per sensibilizzare ulteriormente chi di competenza ad adottare i provvedimenti necessari sulla delicata vicenda. Ragusa deve potere contare su un reparto di Pediatria all’altezza della situazione. Non possiamo più accontentarci di altri “vedremo”, “valuteremo”, etc. La riapertura va programmata nell’immediato. E la nostra azione politica andrà avanti sino a quando non si registreranno risultati tangibili”. Ed ecco quanto, invece, Sergio Firrincieli, a nome del gruppo consiliare pentastellato, trova da obiettare all’iniziativa di Fabrizio Ilardo “siamo alle solite. Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle attiva il meccanismo, poi, in buon ritardo, arriva l’Amministrazione comunale. E’ accaduto anche stavolta, con riferimento a una questione di fondamentale importanza per la cittadinanza ragusana, la riapertura di Pediatria al Giovanni Paolo II di Ragusa”. Poi Firrincieli prosegue” l’iniziativa di Ilardo, che a seguito della raccolta firme avrà di certo subodorato voti, si può, a questo punto, ritenere autorizzata e benedetta dal sindaco che prima si era completamente sottratto a questa soluzione, quella cioè della mobilitazione. Ricordo che nell’ottobre dello scorso anno era stato il sottoscritto, a nome di tutto il gruppo M5s, a lanciare l’idea di una seduta aperta del Consiglio comunale proprio per fare fronte a questa e a tutte le altre questioni aperte sul fronte della Sanità. Ci fu risposto che non era il momento. E che cosa è cambiato in questi mesi se non il fatto che abbiamo perso tempo prezioso?
Viene facile al primo cittadino, a quanto sembra, mandare avanti i “suoi” in un momento storico che si può considerare favorevole visto che Aliquò è in partenza, lo stesso Aliquò con cui Cassì non sembra avere mai nutrito buoni rapporti. E i risultati negativi per la nostra Sanità cittadina lo testimoniano”. E come al solito, ma lo abbiamo già evidenziato varie volte, nello schema comunicativo di Firrincieli, arriva la bordata politica finale “quindi, oggi, stando così le cose, Cassì si ringalluzzisce e cerca di tirare fuori quello che avrebbe già dovuto fare da tempo per dimostrare di possedere una forza che non ha, la forza di un primo cittadino che non riesce ad interloquire con le altre istituzioni, un primo cittadino che non ha alcun referente regionale su cui fare affidamento, un primo cittadino che si manifesta in tutta la propria impotenza politica rispetto a questioni di alto profilo per quanto attiene il benessere e la salute della comunità ragusana”. Per chiudere Sergio Firrincieli lancia il proprio giudizio tranchant “ci dispiace rilevare come, con questo sindaco, la città di Ragusa non abbia voce in capitolo sulle problematiche di grandissimo rilievo e continua ad andare avanti con numerosi tentennamenti. Il problema di Pediatria urgeva un intervento immediato già da quando si presentò. Ma una soluzione ritengo che la si possa sempre trovare. A tal proposito, come già anticipato a mezzo stampa, ben prima della petizione e della presa di posizione di Ilardo, ci siamo attivati con alcuni passaggi formali con l’attuale dirigenza dell’Asp”. Insomma, aggiungiamo noi, fatte salve le iniziative sia di Ilardo che di Firrincieli, legate al diverso ruolo istituzionale ricoperto, fatta salva la normale dialettica politica tra maggioranza/amministrazione e minoranza di opposizione, sarebbe proprio il caso che ognuno facesse un passo indietro, evitasse a questo puto di appuntarsi medagliette al merito sulla giacca e si avviasse una interlocuzione con i vertici della Sanità, non solo ragusana, ma anche e soprattutto regionale, per uscire in maniera positiva da una situazione sicuramente insostenibile. (daniele distefano)