Ragusa – Mirco Diamanti è il nuovo tecnico della Passalacqua Ragusa. Il tecnico carrarese ha accettato la proposta del presidente Davide Passalacqua e sarà dunque alla guida della squadra che si troverà per il decimo anno consecutivo ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie A1 di basket femminile.
Il nuovo head coach biancoverde è reduce dalla cavalcata trionfale di Crema, in Serie A2, con sole vittorie in regular season e una più che meritata promozione nella massima serie. Ma tra i risultati più prestigiosi della sua carriera c’è senz’altro lo scudetto con Lucca, arrivato nella stagione 2016/2017.
Tre volte allenatore dell’anno (nel 2000 in A1 con La Spezia, nel campionato 2003/2004 in A2 con la Phard Napoli e nel 2015/2016 in A1 con Lucca), nell’estate del 2009 ha guidato la Nazionale Femminile Under 18 ai Campionati Europei di categoria, a Sodertalje, in Svezia. Ragusa è la quinta squadra femminile allenata da coach Diamanti, dopo La Spezia (9 anni), Napoli (2 anni), Lucca (12 anni), Crema (1 anno).
Con tutte ha conquistato la promozione dalla serie A2 alla serie A1, vincendo la coppa Italia di A2 con Phard Napoli e Crema. “Diciamo che questa chiamata da Ragusa la aspettavo da un po’ di tempo – ammette il neo tecnico della Passalacqua -, da quando avevo vinto lo scudetto a Lucca. E in effetti speravo di poter fare questa esperienza, perché tra le squadre più strutturate dal punto di vista societario e per coinvolgimento della piazza, Ragusa mi è sempre sembrata quella con una dimensione comunque più confacente a livello umano. E questi per me sono tanti aspetti, che messi insieme fanno un puzzle vincente; io d’altra parte sono un ambizioso e se vado da qualche parte punto sempre al massimo: voglio vincere. Anche a Lucca dicevano che ero un pazzo, e ho fatto la finale scudetto due volte di seguito, vincendo lo scudetto il secondo anno dopo avere rivoluzionato la squadra. La mia idea di squadra? E’ chiaro che va calibrata sulle persone, che sono tutte diverse l’una dall’altra: la capacità nostra deve essere quella di avere una idea, una filosofia e un percorso di base su cui puntare, poi adeguandolo alle singole qualità delle giocatrici ma sempre pensando al collettivo che è una mia priorità. Per cui difficilmente farò scelte mirate a individualismi esasperati, la scelta delle giocatrici, che è comunque basata chiaramente sulle disponibilità, deve essere sempre funzionale ad un’idea di squadra, di persone disponibili a mettere il noi davanti all’io e di persone che vogliono insieme ottenere un risultato.
E’ chiaro che molte volte la spettacolarità della giocatrice è uno degli aspetti che fanno più piacere all’occhio e al pubblico, ma questo spesso fa fare poca strada nel raggiungere un risultato e nel creare un ambiente idoneo per creare un risultato. E un risultato non è qualcosa che nasce per caso, a meno che ovviamente tu non sia una società che ha la possibilità di allestire un gruppo davvero più forte di tutti, ma quando questa possibilità non la puoi avere, l’unica strada è quella di puntare su un gruppo e una condivisione di una idea di progetto e di lavoro”. Diamanti ritroverà una giocatrice chiave di quello storico scudetto di Lucca, come Francesca Dotto. “Francesca è stata una delle artefici di quel progetto, e il fatto che ci si ritrovi non credo che sia casuale ma risponde a tutto quello che ho detto prima. E risponde a quell’identikit anche Vitola, che ho conosciuto giovanissima, in nazionale under 18 e che poi ho continuato a seguire negli anni. Credo sia un’ottima giocatrice, funzionale a quello che sarà il nostro percorso. Ma in questo senso si adatta perfettamente anche Beatrice Attura, che credo abbia una grande voglia di rivalsa personale, e grande motivazione di riappropriarsi di un ruolo importante nel campionato italiano, riconquistando la maglia azzurra. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro!”. Diamanti sarà a Ragusa intorno alla metà di giugno per una prima conoscenza con l’ambiente che, a partire dalla fine di agosto, diventerà la sua casa sportiva.