Ragusa – A distanza di un paio di settimane dall’assemblea di Ragusa prossima (tenuta il 26 maggio scorso) che suscitò molto interesse e partecipazione del mondo politico ragusano, ora il movimento torna sui grandi temi dell’incontro, con una lunga riflessione affidata a Rosario Antoci, componente del Direttivo e condivisi dallo stesso Giorgio Massari fondatore e anima di Ragusa Prossima, e da Gianni Iurato, tenace e appassionato consigliere comunale della città.
Riflessione, quella di Antoci, che verte su tre parole chiave, comunità, prossimità e servizio, tutte segni di un linguaggio nuovo per la politica.
A partire dalla prima, in quanto “una città non è uno sterile e anonimo luogo di coabitazione tra essere estranei l’uno all’altro, ma una comunità di persone; non un insieme di individui che, come monadi sono costretti ad uscire dal loro mondo chiuso ed individualistico, per ritornare ad entrare in contatto con gli altri solo al fine di soddisfare un proprio bisogno, ma una comunità di persone e quindi non di individui, ma di esseri in relazione.
Accanto a questa, scopriamo la seconda parola chiave che è prossimità. Il termine è straordinario ed usato in vari ambiti, ma sempre con connotazioni positive. Pensate ad esempio all’economia di prossimità e quindi alle imprese virtuose che sono legate ad un territorio e che creano opportunità di lavoro e investono i propri utili a beneficio di un territorio o alla medicina di prossimità e quindi ai presidi sanitari locali cioè quelli che riescono a dare una risposta maggiormente efficace ai bisogni dei cittadini o al turismo di prossimità che, non solo valorizza i tesori culturali e artistici di un territorio, ma che in tempo di pandemia è stato una della poche risorse economiche per il territorio.
Il termine prossimità in ambito politico e sociale assume un significato ancora più profondo e pregnante. Prossimità è innanzitutto essere prossimi, farsi prossimi, avere a cuore chi ci sta intorno, è rivolgere lo sguardo dell’azione politica, alla realtà comunità cittadina e alle persone che vivono nel territorio, alle aziende e alle iniziative proprie della comunità locale. Prossimità è quindi annullare le distanze tra gli attori dell’azione politica e chi ne è beneficiario e le distanze o meglio i gap, spesso incolmabili, che separano gli individui gli uni dagli altri.
Ed infine un’altra chiave di lettura dell’impegno politico di Ragusa Prossima: la politica è servizio. Amministrare la cosa pubblica, a qualunque livello, è servire il bene comune e i cittadini, non per un interesse personale, ma nell’interesse superiore e preminente della collettività, anzi della comunità cittadina.
E’ tante volte il pagare un prezzo in prima persona, è battersi per le proprie idee e i propri progetti, nella misura in cui, si ritiene che questi possano essere utile per la città.
Dunque, tre parole nuove, ma dal sapore antico, non solo per declinare l’identità di Ragusa Prossima, ma soprattutto per leggere i bisogni della società contemporanea: comunità, prossimità e servizio e tre pensieri per concludere.
Il prima legato a Bauman che vede nella comunità l’antidoto per la società liquida e quindi per quella società in cui l’unica certezza è l’incertezza.
Il secondo (senza volere scomodare i francesi): non ci può essere vera libertà e vera uguaglianza senza prossimità e quindi senza giustizia sociale.
E infine il terzo. Scriveva don Luigi Sturzo: “Perché io mi occupo di politica? Perché trovo che a mezzo di essa potrò fare del bene agli altri e realizzare un benessere terreno che deve servire a meglio attuare il benessere spirituale delle anime”. Infine Rosario Antoci conclude “ebbene, se ci impegniamo, se vogliamo acquisire e condividere un linguaggio nuovo della politica, è perché crediamo che ciascuno di noi possa contribuire a realizzare il benessere della persona (di ogni persona) nella sua interezza e nella suo essere in relazione”. Ragusa prossima, in queste considerazioni sull’assemblea ha anche voluto ricordare, a testimonianza dell’interesse suscitato intorno all’evento, la qualificata presenza politica registrata “il Sindaco di Ragusa, il Presidente del Consiglio Comunale, l’On. Stefania Campo, il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Sergio Firrincieli, il Consigliere Comunale Mario D’Asta, il rappresentante di Sinistra Italiana Gianfranco Motta e l’ex vicesindaco Massimo Iannucci”. (daniele distefano)