Ragusa – Beppe Caboni è il nuovo assistant coach della Passalacqua Ragusa. Il tecnico sardo sarà a fianco di Mirco Diamanti in quello che sarà dunque un rinnovatissimo staff tecnico.
Caboni, classe ’66, comincia giovanissimo come allenatore giovanile per poi diventare già nel 1992 capo allenatore della società di Serie C Fem. GSO Elmas con cui ottiene subito la promozione.
Nel 1999 il passaggio alla maschile come head coach ad Oristano (DNC) dove resta tre anni prima di passare all’Esperia Cagliari (DNC) fino al 2005 raggiungendo ogni anno i playoff. Poi nel 2005-2006 il ritorno alla femminile, prima alla Virtus Cagliari, poi Pontedera e nel 2007-2008 Ancona (Serie A2) dove vince la regular season.
Nel 2009-2010 è ad Alcamo ed anche qui raggiunge la semifinale playoff, tanto da meritare la chiamata del CUS Chieti nel 2010-2011.
Ritorna a vincere la regular season e raggiunge ancora la finale promozione per la Serie A1. Finalmente è la stagione giusta: il Cus Chieti ottiene la promozione in Serie A1 dove conduce una stagione da capo allenatore. Dopo l’esperienza a Chieti coach Caboni sceglie di tornare al pallacanestro maschile ottenendo la carica di capo allenatore a Cagliari (DNB). Nella stagione 2017/2018 è head coach del Su Stentu, in serie B.
“Entusiasta è dire poco – esordisce il nuovo assistant coach biancoverde – non so se esista un termine che definisca meglio la gioia con la quale ho preso la chiamata di Ragusa, società che ormai da anni si trova ai vertici dell’A1, e di Mirco Diamanti, allenatore che conosco benissimo e che ho avuto come avversario diverse volte. Un tecnico che ha vinto il titolo e di cui certamente non devo essere io a decantare le lodi perché la sua storia parla da sola.
Cosa mi aspetto? Un arricchimento e una esperienza entusiasmante, a contatto con un tecnico e giocatrici di primissimo livello. D’altra parte, fare l’A1 con una squadra che lotta per salvarsi è una cosa, farla con un club con le ambizioni di Ragusa è tutta un’altra. E poi sono curioso di scoprire una città che dal punto di vista cestistico è una delle più seguite dal pubblico e dal punto di vista culturale è ricchissima. Non vedo l’ora di cominciare”.