Vittoria – Emergenza fumarole e fumi tossici, Vinciguerra (FDI): “Ordinanza del sindaco non risolve nulla. Serve individuare modalità di smaltimento virtuose”.
Torna l’estate e tornano le fumarole nel territorio di Vittoria e Scoglitti, ossia i roghi degli scarti del ciclo produttivo, che inquinano l’aria e deturpano l’immagine della città.
Sul tema è intervenuto il consigliere comunale di FdI Alfredo Vinciguerra, il quale negli ultimi si è confrontato con produttori, agronomi ed esperti del settore per trovare soluzioni.
“L’ordinanza del sindaco sulle fumarole non risolve nulla – dice Vinciguerra – ed è solo uno spot rabberciato, l’ennesimo, che Aiello fa in 9 mesi di amministrazione”.
Il consigliere spiega che “la cosiddetta fratta, ossia il residuo vegetale secco, è costituita dalle piante a fine ciclo e da strumenti come nylon e clips. Sul territorio al momento non ci sono ancora meccanismi virtuosi ed economici per lo smaltimento corretto e questo determina l’insorgere del problema dannoso per l’ambiente”.
“Occorre trovare soluzioni – tuona Vinciguerra -. Intanto il Comune dovrebbe riunire tutti i sindaci della fascia trasformata e mettersi a capo di un movimento per censire le aziende agricole, monitorare il territorio, chiedere maggiori controlli e soprattutto per individuare centri di stoccaggio adeguati ove conferire il rifiuto”.
“Occorre portare avanti un movimento di sindaci che avvii canali con il governo nazionale ed europeo per garantire la sostenibilità ambientale della filiera agricola che deve diventare circolare anche sostenendo le imprese che vogliono investire nei centri di smaltimento e di recupero della fratta. Un percorso chiaramente che necessita di tempo ma che va avviato”, dice ancora l’esponente di FdI.
Poi Vinciguerra conclude: “Esistono anche aziende virtuose del territorio come Ioppì e Ortonatura che hanno avviato uno splendido progetto, per altro anche premiato, chiamato “Scartami” che consente di trasformare la fratta in un materiale lavorabile con le stampanti in 3D o adatto per la costruzione di vaschette e packaging agricolo. Occorre quindi sostenere questi percorsi perché le fumarole impattano in maniera esponenziale sull’ambiente.
Aiello è in grado di affrontare il problema o andrà avanti solo per ordinanze spot? Eppure in campagna elettorale aveva promesso di risolvere il problema in 4 mesi! Le soluzioni non si improvvisano ma si studiano e poi si applicano”.