Santa Croce Camerina – A seguito della seduta del Consiglio comunale di martedì 12 luglio, che ha registrato la concessione a terzi del servizio di sosta a pagamento nella frazione di Punta Secca, e la bocciatura, da parte del gruppo di maggioranza, di una mozione che impegnava l’Amministrazione ad assumere provvedimenti per contrastare il fenomeno delle fumarole, il gruppo d’opposizione Insieme per Santa Croce, precisa quanto segue: “Questa maggioranza ha imparato molto in fretta a mistificare la realtà – scrivono i consiglieri Gaetano Riva, Alessio Mandarà, Eva Fidone e Piero Mandarà -. La mozione sulle fumarole, infatti, non intendeva sminuire il servizio svolto dai volontari del gruppo di Protezione civile, dall’ufficio tecnico comunale e dagli agenti di Polizia municipale; bensì integrare l’attività di repressione con una altrettanto dignitosa attività di prevenzione, vero deterrente all’accensione delle fumarole e agli effetti che esse determinano sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
Chi tenta di distorcere il nostro messaggio, non ha letto la mozione oppure agisce in malafede.
Ciò che stranisce davvero – rilanciano i consiglieri di Insieme per Santa Croce – è il silenzio dell’Amministrazione, in primis del sindaco e dell’assessore al ramo, di fronte alla nostra proposta”.
Parcheggi a Punta Secca
“Teniamo a precisare, inoltre, che la nostra posizione critica sul costo dei parcheggi, alla luce delle spiegazioni lacunose fornite in aula da sindaco e uffici, esce rafforzata. Così come emerge dal piano tariffario dell’Amministrazione, non si tiene conto di alcuni criteri di buonsenso quali la pubblica utilità, l’equità e la giustizia sociale che possano giustificare l’esborso fino a un massimo di 8 euro al giorno.
Tanto più risulta indegna la proporzione fra il numero di parcheggi liberi (circa 500) e a pagamento (quasi 700) nella borgata.
Un conto è cercare di ristorare le casse del Comune con nuove entrate; un altro è lucrare sulla pelle dei villeggianti che frequentano la fascia costiera. Il sindaco e la giunta ha scelto questa seconda opzione che noi non condividiamo.
Per questo, al momento del voto, abbiamo abbandonato l’aula in segno di protesta”.