Ragusa – E’ inequivocabilmente negativo il commento dei due parlamentari regionali di opposizione che siedono all’’Ars, Nello Dipasquale del Pd e Stefania Campo del M5, sulla gestione del Consorzio di Bonifica di Ragusa, sulle problematiche del quale è stata tenuta una riunione su iniziativa del prefetto Ranieri. Per il deputato dem si tratta di “un servizio ai minimi storici, con danni enormi per lavoratori e agricoltori” mentre per la pentastellata “i nodi arrivano al pettine, e oggi i deputati di maggioranza fanno ancora promesse”.
Secondo Dipasquale “nell’incontro non è emerso nient’altro che il fallimento del Governo Musumeci che aveva promesso la riforma dei Consorzi di Bonifica e non è riuscito a portare in Parlamento neanche l’ombra di una norma sul tema”. Poi prosegue “durante il mio intervento in riunione ho ripercorso quanto fatto per i Consorzi di Bonifica da Musumeci e dalla sua maggioranza in questi quattro anni e mezzo di Governo: nulla.
Solo promesse, prendendo in giro lavoratori, le loro famiglie e il sistema agricolo siciliano. Mentre il servizio di bonifica siciliano è ai minimi storici e peggiora di giorno in giorno, il Governo regionale non ha fatto altro che rimandare, promettendo di finanziaria in finanziaria i fondi necessari per rivitalizzare il sistema”.
“Per quanto riguarda più specificamente il Consorzio di Bonifica di Ragusa – continua Dipasquale – oltre alla situazione indecente rispetto ai problemi comuni con tutti gli altri Consorzi (mancanza di personale, ritardi assurdi per pagare gli stipendi, etc.) si aggiunge la mancanza di certezze sull’uso del potabilizzatore di Santa Rosalia che dovrebbe servire a portare acqua potabile in alcune zone dei comuni di Modica e Ragusa.
Bisogna rendersi conto che senza un piano speciale per l’utilizzo del personale questo impianto non può essere gestito. Sono fiducioso che ogni fase di assestamento di bilancio, finalmente, si possa trovare una soluzione, ma complessivamente il sistema è al collasso”.
“Qualcuno dovrà assumersi delle responsabilità alla fine – conclude Dipasquale – perché il Governo Musumeci è rimasto sordo a ogni tipo di avvertimento e lavoratori e agricoltori ne piangono le conseguenze”. Non è da meno la deputata 5 stelle Stefania Campo che da parte sua rincara la dose “oggi i nodi sono arrivati tutti al pettine: il malgoverno di Musumeci e dei suoi assessori all’Agricoltura è sotto gli occhi di tutti. I lavoratori del Consorzio di bonifica e gli agricoltori della nostra provincia sono le prime vittime della miopia politica di questo governo regionale. Cinque anni di promesse elettorali, il miraggio di una riforma complessiva mai approdata in Aula, nonostante il presidente della commissione Attività produttive abbia per anni fatto promesse e passerelle in questo senso. E oggi in prefettura, nonostante i buoni propositi del prefetto Ranieri, i deputati di centrodestra hanno continuato a parlare di un contributo regionale straordinario di 5 milioni e 800 euro da far arrivare a Ragusa per non affossare definitivamente il futuro dei tantissimi allevatori, contadini e dipendenti del Consorzio stesso, quando invece sarebbe stato indispensabile un intervento economico-finanziario strutturale, e quindi concreto, da prevedere già in bilancio, per sanare il deficit pregresso già incancrenitosi e dall’altra parte era improrogabile la riforma del settore.
Ricordo bene quando le sigle sindacali e i lavoratori in sede di finanziaria erano sotto l’Ars a chiedere a gran voce che il contributo straordinario fosse inserito in finanziaria, ed invece il governo ha messo somme per i soliti Enti e niente per il consorzio di Ragusa. Al tavolo di stamattina, comunque, abbiamo garantito il nostro massimo impegno, se la promessa della maggioranza verrà mantenuta, in sede di variazione di bilancio per non lasciare i lavoratori del Consorzio al destino tracciato consapevolmente da Musumeci”. (da.di.)