Sono proseguite tutta la notte ma senza esito le ricerche della 60enne scomparsa in mare, Anna Claudia Cartoni, in seguito scontro tra barche all’Argentario.
Lo rende noto la Guardia costiera.
Le operazioni di ricerca continueranno anche con mezzi di superficie ed elicotteri. Le ricerche, spiega la guardia costiera, gestite dall’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano (Grosseto) sotto il coordinamento della centrale operativa della Direzione marittima di Livorno, sono state condotte con mezzi nautici della Guardia costiera, impiegando anche unità di stanza all’isola del Giglio e dall’isola d’Elba.
Naufragio, omicidio colposo e lesioni. Sarebbero questi i reati rispetto ai quali si stanno muovendo le indagini sullo scontro tra imbarcazioni nel canale tra Monte Argentario (Grosseto) e l’Isola del Giglio, costato la vita un uomo, mentre sono ancora in corso le ricerche di una donna dispersa. Secondo le ipotesi lo yacht con a bordo 4 danesi, forse navigando con il pilota automatico inserito, sarebbe finito a forte velocità contro la barca a vela sulla quale c’erano sei persone originarie di Roma.
Ci sarebbe un primo indagato per lo scontro tra le due imbarcazioni. A finire nel registro degli indagati il conducente del grosso motoscafo, con dei danesi a bordo, che è andato a finire ad alta velocità contro una barca a vela, la “Vahinè”, sulla quale viaggiavano sei persone, di Roma. Si tratta di Per Horup, un 58enne che viaggiava con altre tre persone a bordo (Mikkel Horup, Tine Lehmann e Anna Maria Sorensen Durr). Le imbarcazioni sono sotto sequestro. La procura disporrà una consulenza per stabilire velocità e traiettoria del mezzo. Tra le ipotesi alla base dello scontro è che l’imbarcazione procedesse con il pilota automatico. Al momento il fascicolo aperto dalla procura ipotizzerebbe i reati di naufragio e omicidio colposo.
CHI SONO LE VITTIME – E’ Andrea Giorgio Coen, 59 anni, la persona morta ieri nell’incidente. L’uomo si trovava a bordo del mezzo a vela assieme ad Anna Claudia Cartoni, la donna attualmente dispersa, e altri amici quando, quando sono stati travolti dallo yacht a bordo del quale c’erano alcuni cittadini danesi. Un impatto violentissimo che ha spezzato in due l’imbarcazione. La salma di Coen, originario di Biella ma residente a Roma è stata portata all’ospedale di Orbetello (Grosseto). Tra le persone rimaste coinvolte nell’incidente anche Fernando Manzo, 61 anni, marito della donna dispersa, che secondo una prima ricostruzione si trovava al timone della barca al momento dell’impatto. I due sono residenti a Roma: la donna, insegnate di ginnastica, è da anni impegnata nell’assistenza ai bambini disabili.
UN ROBOT PER LE RICERCHE – Per le ricerche della donna sarà impiegato anche un robot subacqueo. Il sistema automatizzato Rov, che è in grado di scendere fino a 150 metri di profondità, è stato chiesto dalla Guardia Costiera ai vigili del fuoco e nelle prossime ore potrebbe già essere operativo. Al momento le ricerche non hanno dato infatti alcun esito anche perché in quella zona di mare ci sono diverse correnti che potrebbero aver spostato il corpo in un altro punto.
Secondo quanto appreso, i danesi erano stati a Giannutri e dovevano tornare all’Elba. Mentre la barca a vela era diretta a riva di Traiano, nel Lazio. Lo yacht, che procedeva a forte velocità, sarebbe praticamente passato sopra la barca a vela, colpendo l’uomo che era nel pozzetto di guida, travolgendolo.
La salma dell’uomo morto nello scontro è stata portata all’ospedale di Orbetello. Nello stesso nosocomio sono state prese in cura dal pronto soccorso due donne ferite nell’incidente, che sono state poi dimesse in tarda serata. Sempre all’ospedale di Orbetello è in osservazione breve un altro ferito, che potrebbe essere ricoverato. Un altro uomo è stato invece portato all’ospedale di Grosseto. Lo scontro ha coinvolto 10 persone.
Le indagini, affidate al pm Valeria Lazzarini, sono condotte dalla guardia costiera. Entrambi i relitti sono stati ora portati a Porte Ercole a disposizione dell’autorità giudiziaria. I danesi sarebbero sotto interrogatorio a Porto Santo Stefano.