Ragusa – Tiene ancora desta l’attenzione delle forze politiche ed imprenditoriali la discussa questione del presunto calo delle presenze turistiche a Ragusa Ibla e delle cause che l’avrebbero provocato. Parliamo di ‘presunto’ calo in quanto ancora non ci sono dati definitivi e/o consolidati sull’andamento delle presenze e quindi non si hanno certezze. Lo stesso sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che soltanto il 19 luglio scorso si era detto certo che tale calo non esistesse, ora pare che in una intervista ad un organo di informazione abbia corretto il tiro.
Ed è proprio dalle affermazioni del primo cittadino che prende le mosse l’intervento di due consiglieri M5 al Comune di Ragusa Antonio Tringali e Sergio Firrincieli che affermano “calo dei turisti a Ibla, finalmente il sindaco ha capito che c’è qualcosa che non va. Occorre rimediare e pianificare gli interventi già in vista dei prossimi mesi”, addirittura con lo sguardo rivolto al prossimo Natale. Tringali e Firrincieli, dopo aver messo le mani avanti assicurando “nessuna intenzione da parte nostra, come invece vorrebbe fare credere qualcuno, di fare terrorismo mediatico su una vicenda così delicata e complessa” precisano alcuni dati “non possiamo non prendere atto delle segnalazioni di alcuni operatori, non tutti per fortuna, che ci dicono che stanno soffrendo rispetto allo scorso anno, con cali di fatturato che variano dal 30 al 50%. Riteniamo che fare finta di negare un problema non sia la soluzione. Piuttosto, è necessario che questo problema lo si affronti tutti assieme”. Poi per i due consiglieri pentastellati l’occasione e buona per una rivendicazione “in tempi non sospetti, e già giorni prima che lo annunciasse l’assessore al Turismo del Comune, abbiamo lanciato l’idea degli Stati generali perché ci si potesse sedere tutti attorno allo stesso tavolo e verificare che cosa sarebbe stato meglio fare per Ibla e, più in generale, per la città di Ragusa”.
E per concludere Antonio Tringali e Sergio Firrincieli avanzano le loro proposte “abbiamo, tra l’altro, un esperto che è stato incaricato per redigere un piano strategico proprio legato al turismo. Ma ancora non conosciamo nulla del lavoro che sarebbe già stato prodotto. Quindi, perché l’Amministrazione comunale non accelera i tempi e promuove un confronto proprio con l’esperto in questione assieme a tutti gli operatori e agli esponenti della politica locale oltre a tutte le parti che in qualche modo possono essere interessate all’argomento? Riteniamo trattarsi di un percorso che è indispensabile compiere ora. Domani, infatti, potrebbe essere troppo tardi. Speriamo, dunque, che il ravvedimento, anche se tardivo, del sindaco possa servire a portare avanti la questione lungo la strada più adeguata, senza frapporre ulteriore tempo in mezzo”. Toni invece ancor più polemici da parte di Confimprese Ragusa che senza mezzi termini chiede ““revisione della ztl e dei parcheggi a pagamento” e che, per bocca del suo presidente provinciale Pippo Occhipinti spara a zero “gli appelli sono caduti nel vuoto. Nessun tavolo di concertazione sulle mille problematiche legate alla Ztl e alla stagione turistica a Ragusa ibla. Purtroppo, come ampiamente previsto, il disastro dell’amministrazione Cassì si sta abbattendo sulla nostra città”. Poi Occhipinti prosegue “i dati, ovviamente, non sono definitivi, perché mancano i “numeri” degli uffici turistici e i dati delle case private. Questa situazione, se confermata dai dati definitivi, dovrebbe suggerire al sindaco Cassì di fare un’attenta riflessione.
Ci saremo aspettati una revisione della Ztl e di alcune zone a pagamento”. Nel mese di luglio, a Ragusa Ibla, c’era il 70% di posti letto vuoti cioè non prenotati. Una situazione inverosimile se paragonata ai dati dello scorso anno e il mese di agosto non promette nulla di buono. La Ztl e i parcheggi a pagamento hanno scoraggiato e non poco. Molti nostri clienti hanno preferito andare altrove nella vicina Modica oppure a Scicli. Un buon amministratore avrebbe dovuto convocare tutti gli operatori turistici e commerciali per capire il da farsi”. Il settore turistico è stato fortemente provato dalla pandemia, ma può essere in molti territori un fattore di rilancio dell’economia. Questo processo virtuoso può essere innescato anche a Ragusa dove, a causa delle differenti caratteristiche dei territori, è presente una marcata varietà di offerta turistica. “E’ mancata una programmazione e un’idea condivisa sul futuro del settore turistico- spiega il presidente Occhipinti – Un momento di discussione per fare il punto sulla situazione attuale e provare a tracciare un percorso di prospettiva e per definire insieme un nuovo modello di turismo sostenibile”. Insomma, emerge con evidenza, da questi ma anche da altri precedenti interventi anche di altri soggetti, la necessità di giungere ad un tavolo tecnico per cercare di salvare il salvabile di una stagione turistica che non ha rispettato le aspettative ad essa legate. (da.di.)