Vittoria – “La necessità di rendere più efficace il sistema sanitario della nostra regione non può prescindere dal sistema convenzionato che nella nostra isola ha costituito ed è destinato a costituire sempre di più un valore aggiunto a tutela della salute dei cittadini”. E’ quanto afferma Andrea La Rosa, candidato alle regionali per Prima L’Italia, facendo riferimento alla competenza e alla statura professionale degli operatori sanitari, medici in prima linea, di questo ambito sanitario che da tutti viene ritenuta tendenzialmente eccellente per non parlare di attrezzature e del livello di tecnologia utilizzato.
“Stiamo parlando, è ovvio – prosegue La Rosa – di strutture private riconosciute e accreditate alla luce di inconfutabili standard di sicurezza e qualità. Strutture che riescono a venire incontro alle esigenze del paziente nella maggior parte dei casi in tempi rapidi, sopperendo a lungaggini e inefficienze che spesso zavorrano la sanità pubblica.
Ecco perché ci uniamo a chi sottolinea la necessità di coniare un piano sanitario regionale che fotografi esattamente il fabbisogno esistente. Da qui l’esigenza di rivedere il decreto assessoriale che tiene in considerazione le spese che le strutture private più autorevoli ed imponenti devono sostenere per erogare prestazioni ad altissimo livello di qualità e sicurezza. L’assessorato ad oggi destina solo circa 700 milioni di euro per l’erogazione delle prestazioni specialistiche sul territorio (pubbliche/private), questo sottofinanziamento è responsabile delle lunghissime liste di attesa.
Occorre rimodulare in maniera chiara la ripartizione dei singoli budget, verificando e aggiornando il tariffario, circoscrivendo in modo tangibile tempi e modalità di pagamento. Ma non solo. Si registra la necessità di coinvolgere come spoke le strutture accreditate esterne nelle case della comunità. Non vi è, a oggi, un loro diretto coinvolgimento pur erogando sul territorio oltre il 60% di tutte le prestazioni specialistiche pubblico-private. Ecco perché mi farò carico di incontrare i rappresentanti delle strutture private del territorio, oltre ai sindacati di categoria, per un approfondimento sulla delicata questione”.