Ragusa – La vera e propria bomba politica di questo fine settimana che chiude il clou estivo ferragostano ce la fornisce il segretario ragusano del partito democratico, Peppe Calabrese accendendo una miccia che non sappiamo quante e quali deflagrazioni potrà provocare nel partito locale ma anche, forse, in quello siciliano. Infatti, il segretario locale dem ha sdegnosamente rifiutata la candidatura alla Camera dei Deputati in un terzo posto che certamente lo avrà fatto andare su tutte le furie e che ha provocato una sua livida dichiarazione. Che è giusto riportare integralmente. “ringrazio il PD nazionale per avermi offerto un terzo posto alla camera dei deputati, ma ho deciso di non accettare una candidatura che non ritengo sufficientemente appagante per le legittime aspettative personali, né per il partito dell’intera provincia. Mi trovo in totale dissenso con la linea che il nazionale ha scelto per comporre le liste affidandosi, tra l’altro, ad alleanze che impoveriscono la linea del partito. Questo è quanto ho già comunicato al segretario regionale Anthony Barbagallo.
Considero un errore non candidare alla Camera e al Senato, in posizione eleggibile, persone espressione dei territori, che hanno fatto la storia di questo partito in questo lembo di Sicilia. Il metodo delle parlamentarie sarebbe stato il migliore (così come fece Bersani), ma la segreteria nazionale ha deciso di scegliere autonomamente, imponendo nomi completamente sconosciuti ai territori. Adesso chi è in posizione eleggibile in questo collegio, venga, faccia funzionare gli occhi di tigre in campagna elettorale, così come chiesto dal segretario nazionale, e dia quel valore aggiunto che in noi non è stato riconosciuto. Registro parecchi dissapori tra militanti, iscritti e simpatizzanti che esprimono, come me, amarezza e grande delusione. Non so quanto tutto ciò potrà influire sull’esito del voto a danno del PD, mi auguro poco o nulla per l’affetto che provo per un partito che ho servito per anni e che ha nutrito la mia passione e il mio desiderio di fare politica per migliorare il mio territorio”. Parole che non necessitano di alcun commento e che comunque portano alla superficie dissapori evidentemente presenti nel partito e che il convulso clima elettorale, con l’intrecciarsi di livelli (nazionale e regionale, ma anche con l’occhio rivolto alle comunali del prossimo anno) ha fatto esplodere in tutta la loro virulenza. Si prepara forse un redde rationem politico nel partito ragusano che finora vede le prevalenza dell’asse Nello Dipasquale – Lino Giaquinta? (da.di.)