Ragusa – Insomma, lo si comprenda bene e siate tutti avvertiti: il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì è piuttosto allergico alle critiche, non solo a quelle di gruppi politici, soprattutto se di opposizione, ma anche a quelle che provengono dal mondo variegato di associazioni, comitati civici (specie quelli non ‘allineati’) e persino associazioni imprenditoriali. E non esita, il primo cittadino di Ragusa, a prendere, metaforicamente, carte e penna (fa un gran uso dei social) per replicare rispondere e rintuzzare, sempre con aria di gran sufficienza. Subito dopo la polemica con il Comibleo sulla ztl di Ragusa Ibla, con Cassì impegnatissimo a dimostrare che i fatti gli avrebbero dato ragione tanto da potersi togliere lo sfizio di esclamare “avevamo visto giusto”, è ora la volta di entrare in discussione con l’associazione Confimprese Ragusa che ha denunciato degrado e vandalismi in pieno centro storico superiore e chiesto l’emanazione di una ordinanza “anti-bivacco”. Spiega infatti il presidente territoriale di Confimprese iblea, Peppe Occhipinti “un vero e proprio “tiro al bersaglio” con le bottiglie in vetro che cadono dal sagrato della chiesa di San Giovanni.
L’ennesimo episodio di vandalismo che ripropone il tema della sicurezza e del decoro urbano nel centro storico di Ragusa superiore. Poi Occhipinti aggiunge “i nostri ripetuti appelli sono caduti nel vuoto, lo abbiamo più volte detto al sindaco al prefetto e al parroco della cattedrale senza alcun riscontro. I soliti balordi, visibilmente ubriachi, trascorrono le serate seduti sul mureto del sagrato facendo cadere giù le bottiglie in vetro con inevitabili pericoli per coloro che sono seduti al tavolo, in piazza, a consumare”. Tanti gli attestati di solidarietà ma nessuna ordinanza, fino ad oggi, vieta il bivacco fino a tarda sera sul sagrato. Questi raid non possono essere derubricati come fatti isolati – spiega Occhipinti -chi dice che non esiste un problema, probabilmente, il centro storico, non lo ha mai neppure attraversato. La politica locale non può restare sorda davanti a delle emergenze sociali e di sicurezza che sono sotto gli occhi di tutti. Avevamo sollevato il problema della sicurezza e c’era stata data garanzia di una video sorveglianza in tutto il centro storico che non si è mai concretizzata del tutto. Avevamo chiesto maggiore pulizia e decoro e non c’è stata. Siamo stanchi di aspettare e vedere una situazione in continuo peggioramento nel più totale disinteresse e immobilismo – conclude il presidente territoriale di Confimprese”. Alla segnalazione di Peppe Occhipinti il sindaco ha così replicato con tono liquidatorio e, almeno noi lo riteniamo tale, di sufficienza “difficile mantenere un presidio di sicurezza continuo, visto che i luoghi da presidiare sarebbero tanti, e continuano a difettare le chiamate al 112, cui conseguirebbe un intervento sollecito. Meglio chiamare subito le forze dell’ordine piuttosto che continuare a denunciare a mezzo stampa”. Del genere, il Comune non può emanare nessuna ordinanza, troppi i luoghi interessati, e in ogni caso l’ente non c’entra nulla e se c’è qualche problema la competenza è delle forze dell’ordine, mica nostra… Più chiaro di così…(da.di.)