Ragusa è in festa. Oggi è il giorno in cui si celebra la memoria del martirio di San Giovanni Battista, patrono della città e della diocesi. Quattro le celebrazioni eucaristiche tenutesi in mattinata in Cattedrale. In più, alle 11,30, ha preso il via il solenne pontificale presieduto da mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, con la partecipazione delle autorità civili e militari, dei canonici del capitolo della Cattedrale, del clero, dei religiosi, delle religiose e dei fedeli. Il servizio liturgico è stato curato dai seminaristi. “Abbiamo ripreso a portare San Giovanni in processione per le vie della nostra città – ha detto il vescovo – camminiamo insieme come popolo di Dio per imparare a camminare insieme anche nella vita. La vita stessa è un cammino. Un pellegrinaggio a volte bello, altre volte difficile, in cui però non siamo mai soli, perché il pastore bello e buono delle nostre anime è con noi, ci guida e ci sostiene. In questo nostro camminare insieme nella vita, ci è compagno di viaggio anche il nostro caro patrono, il più grande uomo mai vissuto, secondo quanto Gesù stesso ha detto di lui. E, tuttavia, se nessun uomo è stato più grande di Giovanni, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui, perché ogni discepolo del Signore, e quindi anche ognuno di noi, è chiamato ad essere come Giovanni, voce che annuncia e vive la nuova realtà del regno di Dio compiutosi in Cristo. Lo fa con la sua professione di fede, ma soprattutto con la coerenza della sua vita cristiana, santificata dal dono dello Spirito santo, e con le opere dell’amore che compie nel nome di Cristo. E’ quello che oggi insieme vogliamo chiedere al Signore invocando l’intercessione del santo patrono. Ancora oggi, infatti, ci impressiona e ci colpisce la coerenza tra la sua vita e la sua fede, un esempio e un monito per tutti noi, chiamati a essere testimoni credibili di Cristo nella vita degli uomini”.
Al termine della celebrazione, si è tenuto l’atto di affidamento a San Giovanni Battista. Molto suggestivi i canti eseguiti dalla corale della Cattedrale, con la direzione del maestro Giovanni Giaquinta, all’organo il maestro Giorgio Occhipinti. Nel pomeriggio, alle 17,30, si prosegue con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giambattista Diquattro, nunzio apostolico in Brasile, all’organo il maestro Giorgio Occhipinti. In piazza Libertà arriveranno il corpo bandistico San Giorgio Città di Ragusa diretto dal maestro Giacomo Antonio Palermo e il corpo bandistico Alessandro Scarlatti di Chiaramonte Gulfi diretto dal maestro Sebastiano Gurrieri. Ci sarà la sfilata in via Roma fino in piazza San Giovanni. Alle 18,30 è previsto l’inizio della solenne processione del patrono. Precede l’Arca santa, seguita dai fedeli con i ceri votivi. L’uscita del venerato simulacro di San Giovanni Battista sarà accolta sul sagrato dal tradizionale lancio di volantini colorati, dal suono a festa delle campane e dallo sparo dei fuochi d’artificio.
L’itinerario è quello che da corso Italia prosegue verso via Mario Leggio, corso Vittorio Veneto, via Mariannina Schininà, corso Italia, via Garibaldi, via Ecce Homo, via Mario Leggio, via Luciano Nicastro, via Roma, via Gian Battista Hodierna, via Mario Rapisardi, corso Vittorio Veneto, piazza San Giovanni, corso Italia. All’arrivo del simulacro del santo patrono in piazza San Giovanni, tradizionale saluto ai fedeli, alla città e alla diocesi da parte di mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa. A seguire, sulla facciata della Cattedrale, spettacolo di videomapping a cura della ditta MoSe – Modern sensation di Mineo. Spettacolo pirotecnico e ingresso del simulacro del santo patrono in Cattedrale. Alle 22,30, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco, il canonico sacerdote Giuseppe Burrafato, all’organo il maestro Giorgio Occhipinti. In piazza San Giovanni, alle 22,30, il concerto dell’orchestra di fiati San Giorgio Città di Ragusa diretta dal maestro Giacomo Antonio Palermo. A conclusione dei festeggiamenti, a mezzanotte, spettacolo di fuochi pirotecnici sul ponte San Vito eseguiti dalla ditta Pirotecnica iblea di Lorenzo Massari da Ragusa.