Ragusa – L’incentivo “Buono fiere” è rivolto a tutte le imprese aventi sede operativa sul nostro territorio che, nel periodo compreso tra il 16 luglio e il 31 dicembre di quest’anno, partecipano alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore organizzate in Italia, di cui al calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristica ma può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario. L’istanza può essere presentata anche da chi ha partecipato a fiere prima del periodo contemplato dalla misura. Così Confcooperative territoriale Ragusa a proposito del decreto aiuti, energia e investimenti con specifico riferimento alle misure a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.
Confcooperative da indicazioni per poter accedere a questo incentivo
Le domande di agevolazione, è spiegato ancora da Confcooperative, dovranno pervenire esclusivamente tramite procedura informatica dalle 10 alle 17 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a decorrere dal 9 settembre, secondo le modalità indicate dal decreto. Il “Buono fiere” sarà assegnato dal ministero sulla base dell’ordine temporale di ricezione delle domande ed è inviato dal ministero all’indirizzo di posta elettronica certificata dal soggetto beneficiario, come indicato in sede di presentazione della domanda. Confcooperative mette in rilievo come questa misura sarà utilizzata per esaltare le caratteristiche riguardanti l’export che, anche nella nostra area, interessano un numero sempre più consistente di imprese, alla conquista di nuovi mercati. Per questo, Confcooperative ha dedicato un ambito specifico al settore oltre a un ufficio che si dedica specificamente alle iniziative riguardanti l’internazionalizzazione.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla sede territoriale di Ragusa di Confcooperative. “In una fase di grande incertezza – afferma il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino – come organizzazione di categoria cerchiamo di mettere in evidenza tutti i sostegni che possono essere erogati nei confronti di chi porta avanti determinate attività, consapevoli che si tratta di pannicelli caldi e che è indispensabile, piuttosto, rivedere tutta la materia economica che riguarda da vicino le imprese (caro bollette, caro energia, crediti d’imposta, superbonus, etc.).
Siamo in una condizione di assoluto stritolamento delle attività imprenditoriali, alcune delle quali, non a caso, dopo il periodo estivo, hanno deciso di non riaprire per il costo eccessivo ed esorbitante delle forniture come a dire che non ha senso accumulare debiti su debiti. Stiamo, però, stravolgendo il tessuto produttivo con gravissime ricadute sul fronte occupazionale rispetto a cui, spero, si possa intervenire in tempo per evitare quella che si annuncia come una vera e propria catastrofe economica per molte imprese”.