Ragusa – La Fiera Agricola Mediterranea (FAM) di Ragusa si farà. Dopo una giornata di fibrillazioni causate dalla notizia che l’atteso appuntamento della zootecnia ragusana non era stato finanziato, finalmente, intorno alle 19,30 di mercoledì 31 agosto, una nota stampa del Comune di Ragusa, con una dichiarazione del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, aveva rassicurato tutti. Anche se ne avevamo già dato notizia, riportiamo la nota del primo cittadino di Ragusa.
“Dal 30 settembre al 2 ottobre si terrà la Fiera Agricola di Ragusa. L’attuale vuoto manageriale delle Camere di Commercio siciliane ha comportato l’impossibilità a organizzare la Fam, la tradizionale Fiera Agroalimentare del Mediterraneo. Come Comune ci è però sembrato doveroso rispondere immediatamente alle sollecitazioni pervenute dagli allevatori e dal loro Consorzio Provinciale, affinché si organizzasse comunque la Fiera di Ragusa; un momento fondamentale per la nostra economia, nel rispetto che tutti dobbiamo alle nostre radici culturali. La Fiera Agricola sarà incentrata sui settori della zootecnia, dell’agroalimentare e della meccanizzazione, come da ormai consolidata tradizione. Il Comune di Ragusa starà a fianco degli allevatori, dando un contributo notevolmente maggiore rispetto a quello degli anni passati, confidando che anche altri Enti e altri privati vorranno offrire il loro sostegno. Il disimpegno della Camera di Commercio non impedirà quindi che anche nel 2022 Ragusa avrà la sua Fiera Agroalimentare, con le stesse peculiarità e la medesima forza attrattiva”. Vediamo il resoconto della convulsa giornata di mercoledì, convinti come siamo che la questione non si chiuderà qui. Alla notizia che l’importante appuntamento potesse essere cancellato, immediatamente si era levato un coro di proteste dal mondo politico sindacale imprenditoriale ragusano.
La paventata cancellazione, del resto, aveva confermato le peggiori aspettative di quanti temevano l’istituzione della cosiddetta super camera di commercio che accorpava Ragusa e Siracusa con Trapani Agrigento e Caltanissetta, che raccoglie territori lontani non solo geograficamente ma anche come tessuto economico ed imprenditoriale e che, era facile prevederlo, avrebbe posto Ragusa ai margini. Queste le preoccupate prese di posizione susseguitesi, rispettando, come nostro costume, il criterio cronologico di arrivo delle comunicazioni a mezzo stampa. La Cgil di Ragusa esclama “che pasticcio non finanziare la Fiera Agricola del Mediterraneo. La Camera di Commercio accorpata estranea agli interessi del territorio” Ed il segretario generale Peppe Scifo aggiunge “necessaria una reazione urgente contro questo sistema di potere. Ecco già un importante effetto del pasticcio dell’accorpamento della Camera di Commercio tra le province di Siracusa e Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani. Avevamo detto che era una cosa insensata perché non teneva conto delle peculiarità del territorio ma rispondeva solo alla logica di potere mossa da alcuni politici capaci solo di determinare danni”. Dopo aver ricordato di essere stato sempre decisamente contrario a questo accorpamento territoriale vasto della Camera di Commercio che non potrebbe mai rispondere, così come è stata congegnata, alle legittime esigenze di ogni territorio, Scifo prosegue “non finanziare la Fiera Agricola del Mediterraneo è veramente un atto scellerato contro questo territorio. Un territorio dove l’agricoltura e al centro di un’economia fatta di eccellenze di produzione a Marchio di disciplinari qualità e non si può assolutamente e Tollerare questo disimpegno.
Le fiere come la promozione rappresentano la proiezione verso mercati ma anche il luogo fisico dell’incontro tra utenze, professionista cittadinanza rappresenti come momento di celebrazione di una grande realtà produttiva. Oltre ad essere un’ attrattiva per visitatori attratti da elementi importanti dell’identità socioeconomica di questo territorio. È chiaro che chi governa oggi la Camera di Commercio non ha idea di cosa sono questi territori non ha idea del fatto che sono territori accorpati senza nessuna logica ma soprattutto non si ha idea dell’ importanza rispetto al futuro delle prospettive che questa economia può determinare non solo per il territorio ma per tutta l’isola. Ora serve subito una grande risposta del territorio per bloccare e rimandare indietro questa grave decisione frutto di una situazione dove resistono solo pochi “potenti” al comando senza alcuna concertazione tra le parti e gli organismi di gestione democratica dell’ente. La Fiera Agricola del Mediterraneo, l’unica fiera a livello regionale che ha un storia ma che soprattutto rappresenta un intreccio tra realtà produttive dell’agroindustria, la trasformazione e le macchine agricole. Un vero e proprio punto di riferimento per un’ economia di filiera che non può essere mortificata in questo modo soprattutto se dietro c’è solo la logica famelici della spartizione del potere politico ed economico”. Durissimi anche i toni usati dal deputato ragusano del Pd Nello Dipasquale che addossa “la colpa a scelte errate del centrodestra” e commenta “per logiche assurde e di difficile comprensione, parrebbe che la 47esima edizione della Fiera Agroalimentare Mediterranea di Ragusa non si svolgerà per il mancato finanziamento da parte della Camera di Commercio. Se così fosse, sarebbe l’ulteriore scempio che viene compiuto con la piena complicità del Governo Musumeci. Sarebbe uno schiaffo all’agricoltura e alla zootecnica d’eccellenza delle quali la provincia di Ragusa è capitale indiscussa e siamo pronti a fare una battaglia affinché chi di competenza torni sulle proprie decisioni immediatamente per rilanciare, anziché azzerare una manifestazione ormai di rilevanza nazionale che caratterizza la realtà ragusana. Chi sta facendo questo agli allevatori e agli agricoltori iblei si vergogni. Al contempo, è necessario che anche gli altri partner economici dell’iniziativa, cioè il Comune di Ragusa e la Regione Siciliana, si attivino urgentemente per far sì che l’evento non venga annullato”.
“Il danno che il centrodestra siciliano ha causato con lo smantellamento della CamCom del Sud-Est accorpando Ragusa ad altre realtà territoriali distanti e non omogenee alla nostra è enorme – conclude – e la brutta notizia sulla 47esima edizione della FAM, se confermata, non può che essere il triste epilogo di scelte non opportunamente ponderate”. Un intervento a livello locale è poi quello del consigliere comunale ragusano Giovanni Gurrieri, a capo del gruppo misto che oltre a Maria Malfa e a lui stesso si è arricchito in queste ultime ore della presenza di Mario D’Asta dopo ch questi ha abbandonato il partito democratico. Dice dunque Gurrieri “il comune di Ragusa si attivi subito con pressing su funzionari e vertice ente camerale” e osserva “quello che era un vanto per la provincia di Ragusa rischia di scomparire almeno quest’anno. Vorrei tanto capire adesso cosa farà il Comune di Ragusa con il suo Assessorato allo Sviluppo Economico. A quale funzionario della Camera di Commercio andrà a tirare la giacchetta per chiedere che sia rifinanziata la fiera?
Quale battaglia farà il Comune di Ragusa contro l’attuale vertice dell’ente camerale? Assieme agli allevatori, siamo proprio curiosi di saperlo”.E sulla questione dellaccorpamento della super CamCom, Giovanni Gurrieri aggiunge la sua voce critica “Ragusa paga lo scotto di visioni politiche non certo lungimiranti, che penalizzano il territorio e il più importante comparto economico della provincia di Ragusa”. (daniele distefano)