Ragusa – Mentre si avvicina la scadenza del 30 settembre, data ultima entro la quale presentare le osservazioni relative all’istituzione del Parco degli Iblei, il deputato regionale uscente (e ricandidato) Orazio Ragusa, della Lega, prova ancora una volta a prendere tempo e differire la data fissata per la presentazione delle osservazioni conclusive.
Lo fa con una nota inviata al ministro dell’Ambiente, al ministro delle Attività produttive, al presidente della Regione, all’assessore regionale Territorio e ambiente, al commissario del Libero consorzio dei Comuni della provincia di Ragusa in cui chiede appunto una proroga sulle osservazioni legate al Parco degli Iblei. Scrive Ragusa “è di questi giorni la stesura delle osservazioni finali legate alle determinazioni conclusive relative al Parco degli Iblei da parte di associazioni e di soggetti a vario titolo interessati a chiudere questo percorso.
Ritenendo, però, che si tratta di scelte importanti da effettuare per il territorio di riferimento, che lo stesso interessa in maniera diretta un’area di 140mila ettari e ben 750mila persone, e che, soprattutto, non tutte le comunicazioni finora arrivate hanno convinto i potenziali fruitori del Parco la cui importanza per il futuro è riconosciuta da tutti, chiediamo la possibilità di potere usufruire di una ulteriore proroga, considerato che quella attualmente vigente è in scadenza il 30 settembre, così da approfondire ulteriori problematiche meritevoli della massima considerazione”.
A sostegno delle proprie argomentazioni, poi, il deputato ARS uscente ricorda “a Palermo, durante le riunioni congiunte dalle commissioni Attività produttive e Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana, abbiamo preso atto del tenore dei dubbi esistenti e della necessità di potere ulteriormente verificare se ed in che modo intervenire per sanare le attuali anomalie”.
Poi Orazio Ragusa conclude così la propria nota “confidando nella vostra attenzione auspico che la richiesta di una ulteriore proroga possa essere presa in considerazione e che si proceda lungo la direzione migliore per tutti che contempla un approfondimento più complessivo delle questioni legate al Parco e che risultano ancora irrisolte”. (da.di.)