Ancona – Almeno nove persone sono morte dopo la bomba d’acqua che ha colpito le Marche durante la notte. Almeno 50 i feriti, due i dispersi, centinaia gli sfollati. Senigallia e l’Alto Pesarese, al confine con l’Umbria, sono le zone più colpite.
Ai soccorsi partecipano uomini e volontari della Protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. La Difesa ha messo a disposizione elicotteri che possono operare anche nelle ore notturne.
A coordinare gli interventi è il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che si trova nei luoghi più colpiti. Il Cdm ha dichiarato lo stato d’emergenza. “Il capo della protezione civile, Curcio, è da stamattina sui luoghi dell’alluvione nelle Marche per fornire tutto il sostegno necessario da parte del governo, il consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, con uno stanziamento di 5 milioni per far fronte ai primi interventi per la popolazione colpita”, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto Aiuti ter.
(ITALPRESS)
-foto vigili del fuoco –