L’emicrania o mal di testa è un fastidioso dolore pulsante che spesso interessa solo un lato del capo e che aumenta con l’arrivo dell’autunno. Per cercare di contrastare e prevenire l’emicrania si può inserire nella dieta alcuni cibi che aiutano a prevenire gli attacchi emicranici ed eliminare quelli che invece favoriscono l’emicrania.A dirlo è una ricerca che ha rivelato la presenza di sorprendenti connessioni tra i vari tipi di Emicrania ed il cibo della dieta.
La ricerca è servita per evidenziare che alcuni alimenti possono provocare attacchi emicranici, mentre altri possono prevenirli e persino curarli. Il caffè, ad esempio, può talvolta scacciare una crisi emicranica, ed i cibi ricchi di Magnesio, Calcio, carboidrati complessi e fibre sono stati utilizzati per il trattamento di questa malattia. Alcune segnalazioni suggeriscono che lo zenzero -la comune spezia da cucina- può aiutare nella prevenzione e nel trattamento dell’Emicrania senza comportare alcuno degli effetti collaterali dei farmaci. Anche l’erba Partenio ha dimostrato di essere efficace nella prevenzione dell’Emicrania in Studi controllati contro placebo.
Emicrania in autunno: sintomi
L’emicrania o crisi emicranica non è soltanto un forte mal di testa. È una crisi dolorosa con un pattern clinico caratteristico, che generalmente interessa solo un lato del capo. È un dolore pulsante, più che un dolore sordo e costante, e spesso è accompagnato da nausea, vomito, foto e fonofobia (ipersensibilità a luce e suoni, NdT).
Dieta contro emicrania: cosa mangiare e cosa non mangiare
Nel 1983, alcuni Ricercatori del Hospital for Sick Children di Londra hanno riportato i risultati delle loro osservazioni condotte su 88 bambini affetti da severe e frequenti crisi emicraniche, che avevano intrapreso una dieta per eliminazione. Di essi, 78 guarirono completamente e 4 migliorarono molto. Inoltre, in alcuni bambini che presentavano anche crisi epilettiche, queste smisero di presentarsi. I Ricercatori allora iniziarono ad introdurre nuovamente nella dieta diversi alimenti e scoprirono che questi scatenavano la ripresa di attacchi emicranici in tutti i bambini ad eccezione di otto. Nel corso di prove successive in cui venivano utilizzati cibi camuffati, la stragrande maggioranza dei bambini ridiventò asintomatica quando i cibi che scatenavano le crisi (trigger) venivano evitati. Le crisi emicraniche si ripresentavano quando i cibi incriminati venivano aggiunti alla dieta. Negli adulti, tra il 20 e il 50% dei pazienti sperimentano la riduzione o la scomparsa del mal di testa quando vengono eliminati dalla dieta i comuni cibi trigger.
Emicrania: cosa si può mangiare?
Nella dieta contro l’emicrania si può mangiare una categoria di cibi detti anche innocui ovvero che non contribuiscono di fatto mai al mal di testa o ad altre condizioni dolorose. Questi cibi includono:
- Riso, specialmente integrale
- Verdure verdi cotte, come broccoli, spinaci, bietola da coste, cavolo riccio
- Verdure di color arancio cotte, come carote e patate dolci
- Verdure di colore gialle cotte, come zucca
- Frutta cotta o cruda, non della famiglia degli di agrumi: ciliegie, mirtilli, pere, prugne (ma non agrumi, mele, banane, pesche o pomodori)
- Acqua: naturale, od addizionata di anidride carbonica, come la Perrier, va bene. Altre bevande, persino le tisane, possono essere dei innocue
- Sostanze aromatizzanti: modeste quantità di sale, sciroppo d’acero ed estratti di vaniglia sono in genere ben tollerati.
Dieta contro emicrania: cosa non si può mangiare?
Ecco i più comuni cibi da non mangiare nella dieta perché favoriscono l’Emicrania, noti come “la sporca dozzina”, in ordine d’importanza:
- latticini
- cioccolato
- uova
- agrumi
- carne
- frumento (pane, pasta, ecc.)
- noci e nocciole
- pomodori
- cipolle
- mais
- mele
- banane
- Inclusi latte vaccino scremato ed intero, latte di capra, formaggio, yogurt, ecc.
- Inclusi manzo, maiale, pollo, tacchino, pesce, ecc.
Alcune bevande e additivi vanno pure annoverati tra i peggiori alimenti che favoriscono l’emicrania, come le bevande alcoliche (soprattutto vino rosso), contenenti caffeina (caffè, tè e coca-cola), il glutammato monosodico (nel dado da cucina, NdT), l’aspartame (un dolcificante, NdT) ed i nitriti.
Cibi che non sono presenti nelle 2 liste precedenti dovrebbero essere considerati cibi trigger possibili ma poco probabili. Quasi ogni cibo comune, non compreso nella prima lista (pain-safe), ha scatenato la comparsa di crisi emicraniche in isolati soggetti nell’ambito di Studi di Ricerca clinica, quindi questi cibi non possono essere considerati completamente al di sopra di ogni sospetto, anche se non sono sicuramente i principali imputati.