Ragusa – Si è dovuto attendere il quinto giorno dopo le elezioni di domenica scorsa per avere una analisi dei risultati da parte del Pd ibleo, anzi ragusano, visto che ad intervenire è il segretario cittadino del capoluogo, Peppe Calabrese, seppur preceduto dalle dichiarazioni ‘a caldo’ del deputato Nello Dipasquale riconfermato all’Assemblea Regionale Siciliana con ottimo successo personale, e mentre la segreteria provinciale continua a tacere. Calabrese dunque offre la propria analisi articolata su tre livelli, quello regionale, quella nazionale, e le prospettive del prossimo futuro con la prossima scadenza delle amministrative.
Dopo il doveroso ringraziamento “a tutto il gruppo dirigente del Partito Democratico della città di Ragusa che si è impegnato senza risparmiarsi in questa campagna elettorale anomala, poiché ha visto insieme due competizioni diverse”, snocciola i dati “per quanto riguarda le regionali, il risultato del 25,7% con 6513 voti posiziona il PD al primo posto tra le forze politiche della città, con un dato che va abbondantemente oltre la media regionale. Grande, inoltre, è la soddisfazione per la rielezione all’Assemblea Regionale Siciliana del candidato espresso dal circolo di Ragusa, l’on. Nello Dipasquale.
A Ragusa, infine, la nostra candidata alla Presidenza della Regione Siciliana, Caterina Chinnici, ha superato il 30% dei voti, uno dei dati più alti dell’isola”. Discorso diverso, invece, del segretario dem ragusano per quanto attiene le elezioni nazionali, discorso in cui non mancano gli accenti critici “diversi i dati relativi alla competizione nazionale che però offrono l’opportunità di fare più considerazioni: innanzitutto l’impossibilità di esprimere la preferenza per un singolo candidato, stortura di questo sistema elettorale, incide sulle valutazioni dell’elettore già condizionato da altri fattori come la crisi economica, il timore per il futuro, la situazione internazionale pericolosamente incerta.
Ha inciso, inoltre, l’assenza di rappresentanti del territorio nella lista per la Camera dei Deputati e in quella del Senato che fossero realmente rappresentativi di quest’area e in posizione utile per essere eletti. Lo dimostra il fatto che, nello stesso momento, gli elettori della città di Ragusa hanno premiato il Partito Democratico locale, il suo candidato e gli sforzi della classe dirigente ragusana nella scheda regionale, mentre evidentemente hanno preferito altre forze politiche nelle schede nazionali. Tuttavia, anche il 16% cittadino per le Politiche rappresenta un buon risultato rispetto al resto di Sicilia”.
Del resto è nostro dovere di cronisti ricordare che in fase pre-elettorale, al momento della formazione delle liste per la Camera dei Deputati da parte della segreteria nazionale, lo stesso Calabrese, collocato in un inutile terzo posto, aveva polemicamente rifiutato tale candidatura soltanto di bandiera.
Ed infine, da scafato politico quale è, Peppe Calabrese si proietta già alla prossima scadenza elettorale, quella delle comunali e per l’elezione del nuovo sindaco di Ragusa “archiviate queste competizioni elettorali, il Partito Democratico della città di Ragusa è già pronto per le prossime sfide partendo proprio da questi risultati che ci danno forza e coraggio per organizzarci al meglio e nutrendo la legittima ambizione a essere forza determinante delle amministrative della primavera 2023”. (da.di.)