Roma – “Il PNRR ha un modo molto semplice e trasparente per valutare a che punto è la sua realizzazione: il numero di obiettivi e traguardi raggiunti alla fine di ciascun semestre. Dal raggiungimento di questi obiettivi, e da nient’altro, dipende il disborso delle risorse europee”. Così il premier Mario Draghi, nel suo intervento introduttivo alla Cabina di Regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del PNRR, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana – ha proseguito Draghi -. L’Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi. Non ci sono ritardi nell’attuazione del PNRR: se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe i soldi. Per quanto riguarda il secondo semestre, l’attuazione procede più velocemente dei nostri cronoprogrammi originari. Le elezioni e l’imminente cambio di governo hanno richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che il nuovo esecutivo – qualunque esso sia – possa ripartire da una posizione il più avanzata possibile”.
“Ad oggi, sono già stati conseguiti 21 dei 55 obiettivi e traguardi previsti per la fine dell’anno, e ci aspettiamo di raggiungerne 29 entro la fine del mese. La relazione al Parlamento illustra l’attività svolta finora per l’attuazione del PNRR – ha aggiunto il premier -. La prima fase, dedicata soprattutto al disegno e all’approvazione delle riforme, si sta esaurendo. Nei prossimi mesi e anni occorre attuare queste riforme sul campo, monitorando continuamente i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi quantitativi indicati nel PNRR – ha aggiunto il presidente del Consiglio -. Per gli investimenti, la fase relativa alle procedure pubbliche per l’assegnazione delle risorse ai soggetti attuatori è in gran parte terminata: occorre ora fare in modo che gli investimenti vengano portati a termine nei tempi e nei modi previsti, assicurando che le risorse europee siano spese in modo trasparente e onesto. Il Governo ha adottato tutte le misure necessarie a favorire una efficace attuazione del Piano. Sin dall’inizio abbiamo previsto forme di supporto e assistenza per gli enti attuatori, garantendo già dalla fase di progettazione degli interventi l’accesso agli strumenti messi in campo dalle società partecipate pubbliche”.
“Per rispondere all’aumento del tasso d’inflazione, abbiamo rafforzato gli strumenti per adeguare i costi delle opere all’andamento dei prezzi. Abbiamo inoltre assicurato un incisivo sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi anche al fine di evitare frodi e infiltrazioni criminali – ha sottolineato Draghi -. E’ essenziale dimostrare che le risorse siano spese correttamente e che le riforme e gli investimenti siano portati a termine come previsto”.
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(ITALPRESS).