Nuova escalation militare del regime di Pyongyang che nella notte ha lanciato altri due missili verso il Mar del Giappone a 48 ore di distanza dal suo ultimo test. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando i capi di Stato maggiore congiunti di Seul, due missili sono stati lanciati dall’area di Samsok.
In precedenza l’ufficio del primo ministro giapponese aveva twittato la notizia del lancio di un sospetto missile balistico, con il premier Fumio Kishida che ha definito “assolutamente inaccettabile” il lancio ripetuto di missili da parte di Pyongyang.
Il ministro giapponese della Difesa, Yasukazu Hamada, ha chiarito che i due missili sono caduti fuori dalla zona economica esclusiva del Giappone, precisando che non ci sono notizie di danni riportati da navi o aerei del suo Paese. I due missili nordcoreani hanno volato per una distanza compresa tra 350 e 800 chilometri a un’altitudine che varia tra i 50 ed i 100 chilometri.
Il nuovo lancio di missili balistici verso il Mar del Giappone fa parte delle “giuste misure di contrasto” alle esercitazioni congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud che stanno “aumentando le tensioni militari” nella penisola coreana, ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri di Pyongyang, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.
Nella nota la Corea del Nord ha “condannato fermamente” gli Stati Uniti ed altri Paesi per aver convocato una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in merito ai lanci missilistici.
Pyongyang ha inoltre fatto riferimento al ritorno della portaerei americana a propulsione nucleare Uss Ronald Reagan nelle acque della penisola coreana, sostenendo che gli Usa rappresentano “una seria minaccia per la stabilità” dell’area.
L’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha chiesto alla Corea del Nord di “cessare il comportamento sconsiderato e provocatorio”, denunciando “un’escalation” a seguito del nuovo lancio di missili balistici verso il Mar del Giappone e facendo appello a Pyongyang a “tornare al dialogo”.
Anche il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha condannato i test missilistici, affermando che i lanci sono una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e rappresentano “una minaccia” per i Paesi vicini e la comunità internazionale.