Ha rischiato di soffocare per una caramella andata di traverso mentre viaggiava su un pullman della linea Vittoria-Catania-Giamporcaro. La donna stava per smettere di respirare quando l’autista del bus, Rocco Conselmo, autista di Vittoria, si è accorto di ciò che stava accadendo ed ha salvato la vita della passeggera, praticando la famosa Manovra di Heimlich.
Autista di Vittoria salva una donna: il racconto
“Stavo guidando, e nel mio servizio notavo una signora che mugolava, e si toccava il collo. All’inizio davvero non capivo, la signora era scesa e mi guardava come impaurita. Non potevo mai pensare a questo – dice Conselmo -. pensavo ad un malore passeggero, invece la signora non respirava adeguatamente. Io le domandavo cosa si sentiva e lei diceva in modo strano “una caramella”. A quel punto mi sono reso conto: si trattava di un soffocamento”.
A quel punto, e senza esitare, la decisione di effettuare la manovra: “Dopo vari tentativi, e dico grazie a Dio, la signora è riuscita a respirare regolarmente e la caramella come per magia è stata espulsa fuori. Non riesco a trovare le giuste parole, per l’emozione ma la signora stava bene e poteva parlare, dicendomi con le lacrime al viso grazie – conclude Conselmo – E’ stata la cosa più bella di tutte”.
Cos’è la manovra di Heimlich
La manovra di Heimlich (o spinta addominale) è una tecnica salvavita di primo soccorso che si utilizza in caso di ostruzione delle vie aeree causata da un corpo estraneo. Viene eseguita per prevenire il soffocamento di una persona nel caso in cui le sue vie respiratorie (gola, trachea) vengano bloccate da un pezzo di cibo o da un altro oggetto.
Questa manovra, che prende il nome dal suo inventore, il chirurgo toracico Henry Heimlich, consiste nel comprimere il diaframma di persone coscienti, spingendolo verso l’alto, in modo da causare un colpo di tosse (determinato artificialmente dal violento aumento della pressione intratoracica) e la conseguente espulsione del corpo estraneo. Ciò si ottiene alternando 5 colpi alla schiena tra le scapole impressi con il palmo della mano, precisamente con la parte che si trova alla base del pollice, denominata eminenza tenar, con 5 spinte sul diaframma. Questa tecnica può essere eseguita sia su adulti, sia su bambini di età superiore a un anno. È possibile attuare la manovra anche su se stessi, mettendo una mano chiusa a pugno contro il proprio addome mentre l’altra l’afferra e la spinge verso l’alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree. In alternativa, è possibile appoggiarsi con la parte alta dell’addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di un divano o di una sedia) spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che le compressioni non facilitino l’espulsione dell’ostruzione.
Come capire se una persona sta soffocando: disturbi e segnali di allarme
Per capire se una persona sta soffocando, è sufficiente verificare la presenza di alcuni semplici gesti e/o comportamenti. In particolare, fare attenzione se la persona:
- mette le mani attorno al collo e fatica a respirare, producendo rumori e suoni striduli
- diventa di colore blu-viola, il suo viso (pelle e labbra) e le sue unghie prendono una colorazione fra blu e il violaceo a causa della mancanza di ossigeno nei polmoni
- ha evidente difficoltà a parlare
- emette una tosse molto debole
- perde conoscenza
I corpi estranei possono causare un’ostruzione moderata (parziale) o grave (completa). È importante chiedere alla persona “ti senti soffocare?” Se è in grado di rispondere, parlare, tossire e respirare significa che la sua ostruzione è parziale. In tal caso (ovvero se le vie respiratorie non sono completamente bloccate) è necessario invitarla a tossire con forza per espellere autonomamente il corpo estraneo. Se la tosse non risulta sufficiente, si dovrà intervenire eseguendo la manovra di soccorso sul diaframma e sulla schiena come per un’ostruzione totale.