La Legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter”, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ha fissato nuovi termini per considerare tempestivo il pagamento delle rate in scadenza negli anni 2020 e 2021 e per quelle del 2022.
La Legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter” (Legge n. 25/2022) ha previsto la riammissione ai benefici della “Rottamazione-ter” per i contribuenti che non hanno corrisposto, entro lo scorso 9 dicembre 2021, le rate in scadenza negli anni 2020 e 2021, fissando nuovi termini per il pagamento.
Inoltre, la stessa Legge, ha stabilito che, per le rate in scadenza nell’anno 2022, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato integralmente entro il 30 novembre 2022.
Cartelle esattoriali: nuove soglie rateizzazioni
E’ stata alzata al doppio la soglia di rateizzazione per i nuovi piani di rateizzazione nel 2022. E’ una delle ultime novità per quanti hanno debiti con il Fisco e hanno presentato o presenteranno le istanze di dilazione dei loro debiti. Al momento non parliamo di sanatorie, nuove rottamazioni o di nuovo saldo e stralcio, parliamo dei piani di dilazione classici, quelli sempre aperti e possibili per i contribuenti che hanno cartelle con il Fisco. In materia di direzione delle cartelle esattoriali, dal 16 luglio 2022 si è alzata del doppio la soglia a partire dalla quale è possibile ottenere automaticamente e più facilmente la rateizzazione.
Agenzia delle Entrate, cartelle con rate: cosa è cambiato dal luglio 2022
Si passa da 60.000 euro a 120.000 euro. Questa, infatti, è la nuova soglia limite da tenere in considerazione per quanti hanno dei debiti fiscali per cui presenteranno le richieste di rateizzazione. Questa è una novità che è passata quasi in secondo piano ma su cui la Fondazione Accademia Romana di Ragioneria ha pubblicato un vademecum con una recente nota. Una specie di promemoria che spiega nel dettaglio cosa devono fare gli indebitati fiscali per poter godere di questo piano di rientro agevolato e rateizzato.
Come ottenere la dilazione delle cartelle in maniera rapida e veloce e fino a 120.000 euro. Ottenere rateizzazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate è una possibilità aperta a tutti i contribuenti a prescindere dall’ammontare del debito. Perché si tratta di una specie di trattativa privata tra fisco e contribuente.
Gli interessati possono presentare una domanda di dilazione direttamente online accedendo con le proprie credenziali di accesso SPID al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Basterà verificare lo stato delle pendenze e poi chiedere la rateizzazione. In alternativa, tutte le sedi territoriali che una volta erano di Equitalia e adesso sono di Agenzia delle Entrate Riscossione hanno uno sportello a hoc a cui ci si può rivolgere per chiedere queste rateizzazioni.
La novità è partita dallo scorso luglio e oltre che sugli importi riguarda anche le procedure. Il meccanismo diventa molto più facile e molto più snello anche per chi ha debiti ingenti fino a 120.000 euro.
Cartelle esattoriali: istanza da presentare per rateizzazione
Basta presentare una semplice istanza al concessionario alla riscossione per poter potersi garantire un piano di rientro più facile con delle rate profonde e lunghe fino a 6 anni. In pratica viene meno il vincolo di presentare la documentazione comprovante lo stato di temporanea difficoltà economica che prima era richiesto per i debiti sopra i 60.000 euro.
In pratica, presentando la semplice richiesta, il piano di dilazione dovrebbe essere facilmente approvato e rilasciato ai contribuenti interessati. Cartelle Agenzia delle Entrate con rate che diventano un’importante possibilità per molti contribuenti, quindi. Ottenere la bellezza di 72 rate mensili con cui rientrare dei debiti fino a 120.000 euro per chi presenta domanda adesso o chi l’ha presentata dal 16 luglio scorso diventa molto più semplice.
Rottamazione ter: scadenza delle rate 2022
Il termine “ultimo” per considerare tempestivo il pagamento è fissato al 30 novembre 2022. Entro tale termine dovranno essere corrisposte le rate in scadenza del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2022.
Per il termine del 30 novembre 2022 sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 5 dicembre 2022.