Come si prende il vaiolo delle scimmie? E’ la domanda che in tanti continuano a farsi dopo i diversi contagi registrati negli ultimi mesi in Europa e in Italia. Il vaiolo delle scimmie o Monkeypox può essere trasmesso da persona a persona. In Italia il numero dei contagi di vaiolo delle scimmie, secondo l’ultimo bollettino reso noto dal ministero della Salute, sono arrivati a 890, con un incremento di 2 rispetto all’ultima rilevazione. Con 877 contagi, gli uomini sono ancora i più colpiti, mentre è pari a 13 il numero delle donne affette da Monkeypox. Sono invece 245 i casi collegati a viaggi all’estero. Con 357 contagi, la Lombardia è la regione maggiormente colpita. Seguono il Lazio, con 155 casi, e l’Emilia Romagna. Non si registrano casi di vaiolo delle scimmie, invece, in Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta.
Vaiolo delle scimmie: come si trasmette?
- qualsiasi stretto contatto fisico con vesciche o croste del vaiolo delle scimmie (anche durante il contatto sessuale, baci, coccole o tenersi per mano)
- toccare i vestiti, le lenzuola o gli asciugamani usati da qualcuno con il vaiolo delle scimmie
- la tosse o gli starnuti di una persona con il vaiolo delle scimmie quando è vicino a te
In alcune parti dell’Africa occidentale e centrale, il vaiolo delle scimmie può essere catturato anche da roditori infetti (come ratti, topi e scoiattoli) se:
- sei morso
- tocchi la loro pelliccia, pelle, sangue, fluidi corporei, macchie, vesciche o croste
- mangi la loro carne e non è stata cotta bene
Vaiolo delle scimmie: quando non si rischia?
Sebbene di recente sia stato diagnosticato a più persone, solo un piccolo numero di persone rischi di prendere il Monkeypox. È estremamente improbabile che tu abbia il vaiolo delle scimmie se:
- non sei stato in stretto contatto (come toccarsi la pelle o condividere asciugamani, vestiti o lenzuola) con qualcuno che ha il vaiolo delle scimmie o ha sintomi di vaiolo delle scimmie
- non hai viaggiato di recente nell’Africa occidentale o centrale
- Chiunque può contrarre il vaiolo delle scimmie.
- Attualmente la maggior parte dei casi riguarda uomini gay, bisessuali o che hanno rapporti sessuali con altri uomini, quindi è particolarmente importante essere consapevoli dei sintomi se si fa parte di questi gruppi.
I sintomi del vaiolo delle scimmie
Se vieni infettato dal vaiolo delle scimmie, di solito ci vogliono dai 5 ai 21 giorni prima che compaiano i primi sintomi.
I primi sintomi del vaiolo delle scimmie includono:
- alta temperatura
- mal di testa
- dolori muscolari
- mal di schiena
- ghiandole gonfie
- brividi (brividi)
- esaurimento
- dolori articolari
Un’eruzione cutanea di solito compare da 1 a 5 giorni dopo i primi sintomi. L’eruzione cutanea spesso inizia sul viso, quindi si diffonde ad altre parti del corpo. Questo può includere la bocca, i genitali e l’ano. Potresti anche avere dolore anale o sanguinamento dal sedere. L’eruzione cutanea è talvolta confusa con la varicella . Inizia come punti in rilievo, che si trasformano in piccole vesciche piene di liquido. Queste vesciche alla fine formano croste che in seguito cadono. I sintomi di solito si risolvono in poche settimane. Mentre hai i sintomi, puoi trasmettere il vaiolo delle scimmie ad altre persone.
Virus del vaiolo delle scimmie rilevato nei testicoli
Per la prima volta il virus del vaiolo delle scimmie (monkeypox) è stato rilevato nei testicoli di primati non umani infettati. Il patogeno è stato identificato negli organi sessuali non solo durante la fase acuta dell’infezione, ma anche in convalescenza, fino a 37 giorni di distanza dal superamento della crisi. Questa scoperta è considerata dagli esperti molto significativa poiché può fornire una spiegazione alla trasmissione sessuale della patologia, storicamente non contemplata tra le vie privilegiate della diffusione virale, ma comunque ritenuta centrale nella recente e anomala epidemia di vaiolo delle scimmie, che si è estesa a Paesi in cui il virus normalmente non circola.
Una serie di studi pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Eurosurveillance del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha rilevato che la maggior parte dei casi dell’epidemia coinvolge uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini. È doveroso sottolineare che il vaiolo delle scimmie non è affatto una malattia che riguarda squisitamente le comunità omosessuali e LGBT, tutti infatti sono esposti al medesimo rischio. I dati indicano solo che la trasmissione sessuale è una via privilegiata di trasmissione e il nuovo studio ne spiega la possibile ragione.
A rilevare il virus del vaiolo delle scimmie nei testicoli di primati non umani infettati è stato un team di ricerca americano dello United States Army Medical Research Institute of Infectious Diseases (USAMRIID), il principale organo dell’esercito statunitense dedicato alla ricerca di contromisure contro potenziali armi biologiche. Gli scienziati coordinati dal dottor Xiankun Zeng hanno scoperto il monkeypox in macachi cinomolghi (Macaca fascicularis), conosciuti anche come macachi di Buffon e macachi mangiatori di granchi in inglese. I ricercatori hanno analizzato istologicamente tessuto testicolare “d’archivio” e non fresco, ma comunque significativo della presenza del virus. Come indicato, il patogeno è stato rilevato sia nei testicoli di macachi durante la fase acuta dell’infezione che in esemplari in convalescenza, con la malattia in attenuazione.