Ragusa – Il consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, intervenuto sulla questione nelle scorse settimane, per evidenziare ciò che non andava, saluta positivamente il ripristino dei lavori, oggi eseguiti a regola d’arte, della trazzera storica Madonna delle Grazie. Il progetto di recupero della trazzera in questione rientrava in un finanziamento comunitario che vedeva coinvolti numerosi percorsi e siti storici-archeologici come: Fontana Nuova, Cilone, Trabacche, Cava Confalone, Magnì, Bruscè e appunto la trazzera pedonale storica che dal piccolo Santuario della Madonna delle Grazie conduce al cimitero di Ragusa Centro.
È stato necessario un secondo intervento a spese della ditta appaltatrice in quanto un lungo tratto della trazzera era stato inspiegabilmente coperto da calcestruzzo e non dalle basole in pietra. “Quindi – spiega Iurato – è stato necessario rimuovere qualche centinaio di metri di calcestruzzo e mettere in opera le basole. Le fughe tra le basole sono state opportunamente colmate con della terra ripristinando lo stato storico di fatto, alterato qualche mese fa con la posa del calcestruzzo, non previsto, in alcune parti, dal progetto. La trazzera oggi, con quest’ultimo intervento, ripeto, a carico della ditta appaltatrice, voluto fortemente dall’assessore Gianni Giuffrida unitamente al sottoscritto, sotto la guida tecnica dell’ingegnere capo Pippo Corallo e l’attenta vigilanza del direttore lavori, Alberto Iacono, ha ripreso la dignità storica che meritava, che gli spettava.
Nelle prossime settimane saranno installati quattro cartelloni esplicativi, frutto di un’attenta ricerca, che sinteticamente racconteranno la storia dei luoghi attraversati dalla trazzera. Sarebbe bello e significativo (vista la vicinanza con il cimitero, luogo di sofferenza e di fede), se nel prossimo futuro, in quella trazzera, venissero montate, lungo il percorso, tutte le stazioni della Via Crucis, incastonate in piccole “fiuredde” ragusane. Intanto, desidero ringraziare la ditta appaltatrice che, riconosciuto con obiettività l’equivoco interpretativo progettuale, ha posto rimedio realizzando oggi un soddisfacente intervento”.