Un bonus 150 euro arriverà a novembre per moltissimi italiani. In particolare il bonus 150 euro una tantum arriverà in busta paga ai lavoratori dipendenti, autonomi, percettori Naspi e ai pensionati. Si tratta della seconda misura prevista dal Governo nel decreto Aiuti Ter che vedrà una platea di percettori leggermente ridotta e un importo inferiore rispetto a quello già erogato lo scorso luglio. Vediamo in dettaglio quali sono i requisiti e come fare per ricevere il bonus 150 euro.
Bonus 150 euro, a chi spetta?
Il nuovo bonus 150 euro è un’indennità una tantum che va ad aggiungersi al bonus 200 euro già erogato nei mesi scorsi. La platea dei beneficiari però risulterà ridotta rispetto a quella che ha potuto usufruire del primo aiuto, poiché il nuovo bonus una tantum prevede un abbassamento del tetto da 35.000 a 20.000 euro. Questo porterà a “limitare” i destinatari del bonus 150 euro a circa 22 milioni di italiani – secondo le stime del Governo che per questa manovra ha stanziato un fondo di circa 3,2 miliardi.
Ma chi saranno i beneficiari del nuovo sussidio extra? Le categorie saranno le stesse già previste dal precedente decreto, ovvero lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati percettori di Naspi e titolari del reddito di cittadinanza, purché – come già anticipato – non superino i 20.000 euro annuo di reddito.
Bonus 150 euro: come averlo
Le modalità per richiedere il nuovo bonus una tantum variano in base alla categoria. Per i lavoratori dipendenti l’indennità è riconosciuta in maniera automatica – previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare di prestazioni di indennità una tantum per pensionati e altre categorie di soggetti – e sarà erogata direttamente dal datore di lavoro con la busta paga di novembre. Un altro requisito fondamentale per vedersi riconosciuto il bonus direttamente in busta paga è quello di avere una retribuzione imponibile per la mensilità di novembre non superiore a 1.538 euro.
Anche i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro domestico potranno contare sul nuovo aiuto. Per loro il bonus sarà corrisposto automaticamente dall’Inps sulla base della precedente dichiarazione fatta per il bonus da 200 euro.
Via libera al bonus 150 euro anche per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla gestione separata Inps purché non abbiano superato i 20.000 euro nel 2021. Lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti per accedere al contributo 150 euro – oltre al requisito economico – devono avere anche totalizzato almeno 50 giornate lavorative.
I pensionati titolari di trattamento previdenziale o sociale, invalidità, accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 si ritroveranno l’importo 150 euro una tantum direttamente nell’assegno di novembre.
Bonus di 150 euro anche ai nuclei percettori del Reddito di Cittadinanza, che si troveranno l’importo accreditato in automatico con la rata di novembre 2022.
Bonus 150 euro, chiarimenti Inps e casi particolari
Se la maggior parte dei beneficiari – ovvero dipendenti e pensionati – si vedranno corrisposto l’importo una tantum tra novembre e dicembre, per alcune categorie la data di pagamento rimane a oggi un’incognita. Parliamo di partite Iva, disoccupati con la Naspi, titolari di disoccupazione Dis-Coll, Co.co.co e stagionali, che a oggi sono ancora in attesa di vedersi accreditato il primo bonus 200 euro.
I “ritardi” sono stati causati dalla necessità di verifiche da parte dell’istituto per escludere che i soggetti interessati non abbiano già beneficiato del bonus come pensionati o altro. Se da un lato le piattaforme alle quali accedere per fare domanda sono già online – per cui i tempi di autorizzazione dovrebbero risultare piuttosto rapidi – dall’altro c’è la questione delle domande non ancora aperte che determina un’incognita sui tempi di erogazione bonus 150 euro per queste categorie.