Una nuova rottamazione, la rottamazione quater, potrebbe arrivare con la nuova Manovra del Governo Meloni. Secondo le ultime news, infatti, tra le priorità del governo Meloni non c’è solo l’emergenza del caro-bollette ma una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, saldo e stralcio, condono di vecchi debiti e innalzamento del tetto ai contanti.Già il giorno prima, nel corso del suo discorso alla Camera per chiedere la fiducia, Giorgia Meloni ha sciorinato il suo manifesto politico ed economico e in materia fiscale ha pronunciato la parolina magica: “Tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese, in particolare Pmi, in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco”.
Le parole pronunciate dalla premier Meloni hanno fatto scattare una serie di notizie su una nuova tornata di rottamazione e stralcio delle cartelle. In perfetta continuità col governo Draghi che, non solo, ha abolito il cashback fiscale introdotto dal leader del M5S, Giuseppe Conte – che aveva, limitando l’uso dei contanti, posto un freno all’economia sommersa – ma tra i primi atti ha introdotto lo stralcio – cioè la definitiva cancellazione, quindi un condono – di vecchi debiti fino a 5 mila euro (ruoli fino al 2010) per i redditi fino a 30 mila euro. Ora stando alle indiscrezioni si pensa a una sanatoria per ruoli fino al 2015, con un tetto di importo a 2 mila euro. E una rottamazione quater con debiti più grandi fino a giugno 2022, sanzioni e interessi al 5% e 5 anni di rate.
Tetto al contante fino a 10 mila euro
Tra le novità nella nuova Manovra ci potrebbe essere anche l’innalzamento del tetto dei contanti a 10 mila euro. A proporre l’innalzamento dei tetto dei contanti è stata la Lega. Del resto Meloni ha lasciato intendere che la lotta la vuole fare ai grandi evasori, chiudendo dunque gli occhi sui piccoli, in base al motto di questo governo che recita: “Non disturbare chi vuole fare”. Ebbene nel giorno della fiducia al Senato, di buon mattino, la Lega, con la prima firma di Alberto Bagnai, deposita un progetto di legge per alzare il tetto all’uso delle banconote a 10mila euro. “Una proposta di buon senso”, dice Matteo Salvini, che rilancia il motto meloniano dicendo: “Meno burocrazia, più libertà”. Il tetto al contante negli anni ha subito diverse modifiche. La stretta più forte di sempre era stata fatta dal governo di Mario Monti che l’aveva portato a mille euro nel 2011. Poi Matteo Renzi nel 2016 lo fece salire a 3000 euro.
Fu il governo Conte a volerlo abbassare di nuovo riportandolo a mille euro. Nel collegato fiscale alla manovra 2020 si prevedeva una diminuzione di tale tetto “per tappe”. Dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 a 2000 euro, mentre dal primo gennaio di quest’anno il limite sarebbe dovuto scendere a mille euro.