Roma – “La norma sul rave è stata creata perchè l’attuale articolo 633 del codice penale era stato scritto quasi cento anni fa per tutelare i proprietari di beni immobili da invasioni di mandrie di bestiame. Oggi si tratta di tutelare l’incolumità e la salute quando alcuni eventi espongono questi beni a pericoli gravi, come si è visto negli anni scorsi, dove alla devastazione di proprietà altrui si sono associate intossicazioni, violenze e persino delle vittime. Naturalmente la norma, come tutte quelle dettate in via di urgenza, può essere modificata e perfezionata.
Quanto alle intercettazioni essa non le impone affatto, semmai le lascia alla valutazione del magistrato. Tuttavia sull’intero sistema delle intercettazioni agiremo in modo più organico e sistematico”. Lo dice il ministro della Giustizia Carlo Nordio in una intervista a “La Repubblica”.
Il Guardasigilli, poi sottolinea come il DL Rave non ha nulla a che vedere con il diritto di manifestare: “Qui si parla di invasione arbitraria di terreni ed edifici altrui, per di più con pericoli imminenti. La norma può esser perfezionata, ma a nessun piacerebbe che così tante persone entrassero senza permesso in casa mettendo a rischio salute e incolumità propria e altrui.
Quanto al mio amore per la lingua francese, esiste un principio: “reculer pour mieux avancer”. Con questa norma abbiamo inteso dare un segnale di ferma e severa legalità. Prossimamente daremo quelli di tutela dei diritti dei cittadini per quanto riguarda la loro libertà, il loro onore e la loro riservatezza in tutte le fasi del procedimento penale”.
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(ITALPRESS).