Ragusa – Come se non bastassero le opposizioni politiche e consiliari a metterlo sempre più spesso sotto pressione, il sindaco di Ragusa Peppe Cassì si trova a fare i conti anche con le critiche, più o meno velate, che gli arrivano dalle realtà civiche, dai comitati cittadini, cosa altrettanto grave, specie se a metterlo di fronte alle proprie responsabilità sono aggregazioni che nel passato gli erano state molto vicine. E se poche settimane fa il comitato Andrea Doria di Marina di Ragusa aveva espresso il proprio malumore per il cosiddetto ‘scatolone’ di piazza Malta, ovvero la struttura prefabbricata destinata ad ospitare l’ufficio turistico, ora è la volta del comitato Ragusa al centro che chiede a gran voce che fine abbia fatto il City.
Il presidente del Comitato Turi Iudice ha diramato una piccata nota stampa che riportiamo. “In data 20 maggio del corrente anno, il nostro sindaco si prendeva la briga di riferire in merito alla mancata apertura del City, cosa che sarebbe stata auspicabile da parte dell’assessore allo sviluppo economico che si è occupata della questione e più volte ha sbandierato annunci sulla materia. Diceva il Sindaco, tramite un comunicato ufficiale dell’Ufficio Stampa: “In questi giorni il City avrebbe già dovuto aprire le sue porte, avviando l’attività ristorativa e socioculturale prevista. C’è un ritardo, ed è opportuno fornire un aggiornamento della procedura in corso, che permetterà a questo luogo dalle grandi potenzialità di tornare a vivere e, soprattutto, a rivitalizzare e riqualificare anche l’area circostante. Successivamente alla stipula del contratto di comodato, avvenuta il 18 ottobre 2021, già dal 14 dicembre dello stesso anno il Settore Sviluppo Economico ha chiesto chiarimenti “in ordine allo stato di avanzamento dei lavori propedeutici all’apertura dell’attività di cui al progetto presentato”.
È seguito un dialogo continuo, reso necessario anche dagli ostacoli di varia natura che si sono presentati, legati al rilascio di certificazioni e alla contingenza della crisi pandemica che ha indotto la ditta aggiudicatrice del City a chiedere una proroga per l’avvio delle attività. Infine, a seguito di ulteriori sollecitazioni ed incontri, la ditta ha fornito un nuovo cronoprogramma: i lavori di adeguamento e avvio bistrot sono in corso, e l’inizio dell’attività ristorativa e bar è prevista in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni; il coworking verrà formalmente inaugurato a fine giugno; eventi culturali, artistici e musicali sono previsti in data 29/05 – 10/06 – 21/06 – 05/07; attività sportiva a cura dell’associazione OXOSSI, ogni martedì ore 19.00 a partire dal 9 maggio 2022; convegni di presentazione di progetti di cooperazione nell’ambito delle filiere agricole dal 15 luglio”. Per quanto possiamo constatare, l’attività di ristorazione e bar non è stata avviata in occasione delle feste patronali e tutt’ora il locale risulta chiuso.
Non si hanno notizie del coworking, non si sono avute notizie dei convegni sulla importante materia dei progetti di cooperazione nell’ambito delle filiere agricole. Gli eventi culturali, artistici e musicali, previsti, sono passati nel più assoluto silenzio, sia da parte degli assessorati allo spettacolo e alla cultura, evidentemente non compresi nel cartellone dell’estate iblea. Non si hanno notizie dell’attività sportiva che, presumibilmente, e non potrebbe essere diversamente, verrebbe praticata all’esterno della struttura. A questo punto sarebbe d’uopo un quanto mai opportuno nuovo intervento dei responsabili dell’amministrazione per spiegare alla città i motivi del grave ritardo per l’apertura di così importante struttura che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto concorrere al rilancio del centro storico”. Chissà che di fronte a queste lamentele e contestazioni che vengono dalla cosiddetta società civile, o comunque da chi parla a nome di cittadini interessati alle sorti della propria città, il sindaco Cassì non ritenga opportuno rispondere dando i dovuti chiarimenti ed informazioni. (da.di.)