Con l’avvicinarsi dell’entrata nel vivo della campagna elettorale per le amministrative di Ragusa della primavera 2023, aumentano in maniera fisiologia anche gli attacchi delle forse di opposizione al sindaco Peppe Cassì. Nei giorni scorsi il gruppo Insieme, guidato da Maurizio Tumino e che conta sul consigliere comunale Giorgio Mirabella, aveva fatto le pulci al programma elettorale del 2018 del primo cittadino evidenziando che in massima parte non era stato realizzato e che anzi si era proceduto a casaccio senza una visione complessiva, riferendosi soprattutto al settore dello sviluppo economico e a quello culturale.
E’ ora la volta del capogruppo cinque stelle Sergio Firrincieli di recitare la litania prendendo spunto dalla classifica sulla qualità della vita pubblicata dal quotidiano “Italia oggi” che vede Ragusa all’84^ posto, primo tra i centri isolani ma comunque sempre in fondo alla classifica. Prima di entrare nel merito, il capogruppo pentastellato commenta lapidariamente “siamo i primi degli ultimi, c’è poco da stare allegri”. Di seguito riportiamo integralmente la sua nota stampa. “Siamo i primi tra gli ultimi. E questo non ci permette di cantare vittoria. Leggendo nel dettaglio i dati, notiamo che laddove si registrano degli elementi di premialità, gli stessi sono dovuti al tessuto sia produttivo che alle capacità della cittadinanza di eccellere in determinati ambiti mentre invece gli elementi di demerito, quelli che fanno scendere il territorio in basso verso la classifica, sono tutti da attribuire all’incapacità dell’amministrazione locale di sapere gestire la situazione con buone pratiche politiche.
Non dobbiamo dimenticare che qualche anno fa ci trovavamo in una posizione sicuramente migliore. Non abbiamo, a tal proposito, mai voluto fare paragoni tra questa amministrazione e quella precedente. Oggi, però, probabilmente alla luce di determinate circostanze, è importante anche fornire qualche indicazione ai cittadini”. “E dico ciò – prosegue Firrincieli – in quanto i dati di cui stiamo parlando ci danno anche la cifra di quanto questa amministrazione abbia lavorato non bene perché se all’inizio del quinquennio la Giunta Cassì poteva contare su valori ancora interessanti, questi stessi erano riconducibili all’effetto scia degli ultimi anni dell’amministrazione Cinque Stelle quando i numeri erano sicuramente più positivi. Quindi, se nei primi anni del mandato non si poteva ancora pesare la quantità e la qualità delle misure poste in essere da questa amministrazione, oggi, quasi a fine mandato, questa classifica ha un suo peso e deve essere posta sotto attenzione.
Quando parliamo di qualità della vita, naturalmente, la ricchezza e i consumi costituiscono un prerequisito importante ma non può essere assolutamente fondamentale nella quantificazione della classifica finale. Ribadisco che se parliamo di lavoro e innovazione questo lo dobbiamo sempre alla capacità delle aziende ragusane che riescono ad investire su tale fronte e nulla può essere attribuibile all’amministrazione che, invece, per quanto riguarda i servizi delle aziende, i servizi alle imprese è assolutamente deficitaria. Così come siamo deficitari nei trasporti e nelle infrastrutture e non si è ritenuto di investire assolutamente in tal senso, alla luce del fatto che non si sono predisposte politiche adeguate in tal senso.
Se oggi abbiamo, poi, dei significativi risultati sulla tutela dell’ambiente, lo dobbiamo di certo alla differenziata che è stata attivata nell’ultimo anno di amministrazione grillina. E quindi si raccoglie quello che è stato seminato da altri. Assolutamente nulla, perciò, riconducibile a questa amministrazione. Basti pensare che se parliamo di giustizia e di sicurezza, l’indice di litigiosità del Comune di Ragusa risulta altissimo e quindi questo ci fa piombare di nuovo in basso alla classifica. Non siamo nuovi alle diffide che arrivano al Comune di Ragusa da parte di tantissimi cittadini e tantissime e imprese che naturalmente cercano di fare valere i propri diritti su decisioni che a loro parere sono arbitrarie. Ecco perché diciamo che questo, come altri aspetti, devono essere assolutamente tenuti in considerazione”. (da.di.)