Tiziano Ferro e Alessandra Amoroso tra le nuove uscite discografiche di una settimana particolarmente intensa. Fuori infatti il nuovo album di Tiziano Ferro, in cui ritroviamo fortissimamente, guarda un po’, Tiziano Ferro, cosa che soddisferà gli amanti del genere. Jovanotti sforna uno dei suoi brani migliori degli ultimi anni; bene anche Massimo Ranieri e Franco Ricciardi, a riprova che bisogna guardare a Napoli per andare sul sicuro in termini di qualità.
Decisamente più lunga la black list: un incubo la nuova canzone di Alessandra Amoroso, male anche i Modà e Nek, male Benji in versione B3N, anche peggio gli “Amici” NDG e Tommy Dali. A salvare il nostro weekend la chicca della settimana: “L’ultima mestruazione” featuring che mette insieme Effenberg e Rachele Bastreghi. A voi tutte le nostre recensioni.
Tiziano Ferro – “Il mondo è nostro”
Tiziano Ferro fa un disco di Tiziano Ferro. Chiaro, un Tiziano Ferro al quale succedono delle cose, belle o brutte che siano, e che rientrano chiaramente nei pezzi del disco, in maniera forse più consistente in questo disco, ma poi in realtà neanche troppo. Tiziano Ferro è un ottimo artista, con le idee chiare per quanto riguarda il proprio percorso artistico, che riesce a dominare, forse anche di più rispetto al proprio percorso personale, sempre così travagliato; e la specialità della casa è certamente la capacità, davvero ammirevole e coraggiosa, di mettere questo travaglio nella propria arte, spremere, se vogliamo utilizzare questo termine, le storture della propria vita per ricavarne musica che poi, cosa da tenere sempre fortemente in considerazione, diventa così significativa per moltissime persone, il che, chiaramente, certifica il fatto che la sua musica sia buona musica.
Questo è “Il mondo è nostro”, sentirete parlare della sua depressione, del rapporto con il padre e del rapporto con il suo essere diventato padre, passando per dei ben fatti divertissment musicali (tipo i featuring con Ambra e Vecchioni) fino ad arrivare al riscatto per quello che ha vissuto e anche la forza di passarci sopra, considerarlo un passato che lascia cicatrici indelebili, ma che comunque non sanguina più. Le canzoni hanno tutte un’ottima struttura, se va bene smuoveranno le classifiche digitali quanto uno sputo può condizionare le maree del Mediterraneo, ma dovremmo cominciare a pensare che in fondo le classifiche digitali contano tanto quanto, l’importante, specie per artisti con tale seguito, è buttare fuori musica che abbia un senso e questo disco ha senso, specie per tutti quelli che seguono con pathos ciò che Tiziano Ferro scrive e canta.
Noi rientriamo nel gruppo giusto a tratti, ma questo, a ben ragione, importa poco al mercato, a Tiziano Ferro e anche a voi che leggete; noi siamo qui per dirvi se il disco di Tiziano Ferro è un buon disco e lo è di certo, la valutazione può solo crescere rispetto alla vostra considerazione di Tiziano Ferro come artista. Ecco, Tiziano Ferro è certamente un ottimo artista, se pensate il contrario, allora si che abbiamo un problema.
Alessandra Amoroso – “Notti blu”
Cafonaggine musicale a buon mercato, un brano talmente brutto che risulterebbe disturbante pure in un lido estivo di provincia, tra sedie di plastica e ombrelloni della Algida sbiaditi; se considerate che per giunta ormai è inverno e alle 16 fuori è notte, tirate voi le conclusioni. Una cosa talmente orrenda che ci vien voglia di cavarci gli occhi per non sentirla mai più; si, lo sappiamo che la musica ci entra dentro dalle orecchie, ma non vogliamo proprio rischiare.