Buona la “prima” per la nuova stagione di Teatro in Primo Piano che, ieri sera al Duemila di Ragusa, ha esordito con “La roba” di Giovanni Verga, diretto da Guglielmo Ferro. La proposta di Ac eventi Srl, con il patrocinio del Comune, è stata molto apprezzata dal pubblico che, infatti, ha assiepato la platea e ha applaudito a scena aperta la performance artistica della compagnia, a cominciare dal protagonista, Enrico Guarneri, il quale, erede della tradizione drammaturgica siciliana, è oggi unanimemente riconosciuto e apprezzato interprete dei personaggi verghiani. “Il pubblico – ha detto l’attore catanese – ha avuto modo di vedere uno spaccato di quella Sicilia dell’Ottocento che viene fuori dalla penna straordinaria di Verga, con la sua attenta vivisezione e analisi delle problematiche patologiche di certi uomini. In questo caso, c’è l’attaccamento malato di don Mazzarò alla “roba”, che a quei tempi erano gli agrumeti, la terra, le bestie, il frumento, le galline.
Oggi è cambiata la “roba”, ma non l’uomo e il testo rimane quindi attualissimo. La maestria di Guglielmo Ferro ha inoltre fatto sì che in una novella di poche pagine esplodessero anche l’anima poetica e gli accadimenti letterari di altre novelle verghiane”.
La stagione, dunque, si è aperta con un omaggio al genio intramontabile di Giovanni Verga, nell’anno in cui si celebra il centenario della morte. In scena, con Guarneri, anche Giampaolo Romania, Nadia De Luca, Francesca Ferro, Rosario Marco Amato, Alice Ferlito, Alessandra Falci, Gianni Fontanarosa, Giuseppe Parisi e Maria Chiara Pappalardo. “La roba” è prodotto dall’associazione Progetto Teatrando che da anni segue la mission di promuovere il patrimonio culturale della letteratura siciliana, attraverso un lavoro di riscrittura drammaturgica dei nostri classici. Il nuovo progetto per questa stagione è la messinscena di alcune delle novelle più esemplificative delle raccolte “Vita dei Campi” e “Novelle rusticane” di Giovanni Verga, il preludio verista che ha portato l’autore siciliano all’approdo al ciclo dei vinti del capolavoro “I Malavoglia”.
In “Nedda”, “Rosso Malpelo” e “La roba”, Verga affronta le problematiche socioeconomiche dei più umili. “Sono i vinti della Sicilia alla fine dell’Ottocento – sottolinea Guglielmo Ferro nelle sue note di regia – che, travolti dalla “fiumana del progresso”, non possono fare altro che sopravvivere aggrappandosi ai beni materiali. La “roba” in Verga diventa àncora di salvezza per tutti i derelitti della società. Nessun vincitore tra i protagonisti delle novelle, solo vinti. Nessuna vera speranza di riscatto ma solo la crudezza della loro miserabile esistenza. Nessun giudizio morale a rassicurare lo spettatore”. Il prossimo appuntamento della stagione al Duemila è in programma giovedì 1° dicembre con “Tartassati dalle tasse” che avrà per protagonista l’eclettico Biagio Izzo.