Ragusa – A leggerlo, l’elenco delle presunte inadempienze addebitate al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, ed alla sua amministrazione, sembrerebbe che tale elenco sia stato stilato da forze ‘storiche’ di opposizione, sia essa consiliare che civica. Ed invece così non è perchè le critiche vengono direttamente dall’interno della maggioranza, o meglio, di quella che è stata fino a poche settimane fa la compatta maggioranza di sostegno all’amministrazione, e che tale non è più, dopo la defenestrazione dell’ex assessore Ciccio Barone, cui Cassì aveva ritirato le deleghe. Gli autori di questa corposa elencazione di inadempienze sono infatti i due consiglieri Luca Rivillito e Gianni Mezzasalma, del movimento civico ‘Patto per Ragusa’, che appunto ha in Ciccio Barone “il leader indiscusso” (per usare le parole dei due consiglieri).
La nota stampa dei due neo oppositori gode di un titolo ad effetto “la città dorme, signor sindaco la svegli”. Questo il testo. “Era stata la head line della campagna elettorale del nostro sindaco che ripeteva sempre di voler svegliare la città. Alla fine dei cinque anni di governo al comune di Ragusa, la città dorme un sonno profondo. Sin dall’inizio della sindacatura siamo stati ammaliati da annunci per il risveglio della città; da Palazzo Tumino che doveva diventare epicentro della City ragusana alla vallata Santa Domenica, nuova via di collegamento con Ibla, si dovevano riscoprire la via Roma, il viale Ten. Lena, ci sarebbero state trattative per acquisire o gestire il cinema La Licata, il City doveva diventare capolinea dei percorsi nel centro storico, l’area dello scalo merci avrebbe dovuto essere il nuovo cuore pulsante della città.
Fra i tanti annunci, grandi progetti, tutti approvati, salvo quello del quartiere Carmine Putie, riqualificazione dei Canalotti a Punta Braccetto, riqualificazione del lungomare Bisani, riqualificazione del foro boario, progetto per il polo fieristico, riqualificazione di Villa Moltisanti, riqualificazione del Parco del Castello di Donnnafugata, tutto è fermo al palo, compresa l’idea del Parco Urbano, sonoramente bocciato dalla Regione con conferma del TAR, non si sa nulla del parcheggio di Ibla”. Aggiungono Rivillito e Mezzasalma: “Non si riesce nemmeno a completare l’impianto di via delle Sirene, oggetto di una inaugurazione parziale, non si mette mano nemmeno ai progetti più semplici come via Mons. Tumino o la piazzetta Mons. Tidona. Non si riesce nemmeno a mettere a regime opere realizzate con finanziamenti regionali, come i locali della corte dell’ingresso del Castello che dovrebbero diventare sede di un improbabile Museo del Prodotto Contadino.
Anche allo scalo merci, pur godendo dei cospicui fondi a disposizione, si stenta a partire per l’area a verde che resterà una cattedrale nel deserto, ancor di più senza la riqualificazione del fabbricato all’interno dell’area, anche questo da destinare ad un altro sempre più improbabile mercato dell’agroalimentare. Si sa poco dello stato di avanzamento dei lavori per l’ex cinema Marino, non si riesce, nemmeno, a trasferire l’ufficio anagrafe nella nuova sede della ex biblioteca”. Così concludono i consiglieri Luca Rivillito e Gianni Mezzasalma: “Riteniamo che sia, ormai, troppo tardi per cercare di riprendere la situazione, dobbiamo sperare solo che si concretizzino candidature per le prossime elezioni, perché Lei ha dimostrato ampiamente di essere un ottimo progettista, con idee brillanti, ma un pessimo operatore, la città continua a dormire, e non si può accorgere che la situazione va peggiorando, perché, c’è l’aggravante che tutti i faraonici progetti non hanno accanto nessuna strategia pratica per il rilancio delle relative zone di competenza”. Fin qui dunque la nota stampa dei due consiglieri legati a Ciccio Barone.
Ma immediata arriva la replica o, sarebbe più appropriato definirla, la difesa d’ufficio del primo cittadino. Arriva da Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico-culturale Ragusa in movimento, che nel giro di pochi giorni scende di nuovo in campo a favore del sindaco (lo aveva già fatto a proposito del PRG). Per par condicio ecco integralmente la sua nota che inizia con un altro titolo molto indicativo “la caduta di stile dei consiglieri “baroniani” che accusano il sindaco Cassi’ di avere dormito per quattro anni, ma loro dove sono stati? non hanno condiviso pure loro questo eventuale stato di torpore?”. Quindi prosegue “siamo perfettamente consapevoli che ci stiamo apprestando a vivere una campagna elettorale ricca di colpi di scena, in cui ascolteremo tutto e il contrario di tutto. Ma un minimo di decenza politica, per evitare di coprirsi di ridicolo, sempre politicamente parlando, ritengo che ci voglia”. “Al di là del fatto di condividere o meno le riflessioni dei consiglieri Luca Rivillito e Gianni Mezzasalma – afferma Chiavola – non si può fare a meno di riflettere su una cosa, soprattutto quando strigliano il sindaco invitandolo a svegliarsi: ma voi dove eravate sino a un mese fa?
E che cosa avete fatto negli ultimi quattro anni? Avete dormito anche voi al pari, stando alle vostre accuse, del primo cittadino? Mi sembra, davvero, che si faccia politica solo per “abbattere” l’avversario e che non si abbia la minima dimestichezza con ciò che ci vorrebbe per rilanciare davvero le sorti di questa città. Due ex sostenitori della maggioranza, come a questo punto sono Rivillito e Mezzasalma, vorrebbero farci credere di avere riacquistato una sorta di “verginità” politica e di essere pronti a battersi il petto dolendosi per tutte le mancanze dell’attuale sindaco. Ma, ribadisco: loro che cosa hanno fatto? Hanno dormito forse più del sindaco, per non essersi accorti di quello che eventualmente stava accadendo, e si sono risvegliati soltanto adesso per un mero tornaconto politico? Ma Barone le legge queste cose prima di farle mettere in bocca ai suoi consiglieri? Oppure, anche lui, è vittima di un attacco narcisistico che gli fa sembrare talmente bello tutto quello che è accanto a lui da non accorgersi quando, come in questo caso, si va a toppare clamorosamente? Dicevo, in premessa, che in campagna elettorale possiamo aspettarci di tutto.
Ma a tutto, almeno per quanto concerne il metodo, deve esserci un limite. E credo che, almeno in questa circostanza, il limite sia stato abbondantemente superato. Poi, ovviamente, spetterà agli elettori pronunciarsi su ciò che è giusto o sbagliato. E qui di giusto, e di gusto, vedo ben poco”. Insomma una polemica a metà tra ‘La bella addormentata nel bosco’ e il chandleriano ‘The big sleep’. Dove verrebbe la voglia di dire “datevi tutti una bella svegliata. E questo che la città si aspetta dalla politica, per fronteggiare un momento storico molto buio e difficile”. (daniele distefano)